I compendi aziendali di Tirrenia e di Siremar-Sicilia, entrambi in amministrazione straordinaria possono essere ceduti dal commissario straordinario anche separatamente. E’ quanto prevede l’emendamento approvato dall’aula del Senato che sta analizzando il Dl Trasporti. L’emendamento presentato da Cosimo Latronico (Pdl) prevede inoltre che il commissario straordinario (Giancarlo D’Andrea) contenga nei tempi minimi la procedura di gara “trasparente e non discriminatoria occorrente per le cessioni”. La proposta approvata dall’aula di palazzo Madama prescrive inoltre che le regioni Sardegna, Toscana, Lazio e Campania completino nel più brve tempo possibil le rispettive procedure di privatizzazione e in ogni caso non oltre la procedura di vendita di Tirrenia e Siremar. L’ultima previsione contenuta nell’emendamento Latronico riguarda invece le risorse. Per garantire la continuità territoriale e favorire la conclusione dei processi di privatizzazione in atto, le regioni “possono utilizzare le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale (delibera Cipe 1/20009 del 6 marzo 2009).
L’emendamento approvato dal Senato ha fatto subito parlare l’opposizione di “vendita spezzatino” per la compagnia di navigazione. Interpretazione subito smentita da fonti del ministero delle Infrastrutture. “La norma generale - hanno fatto sapere dal dicastero - prevede la vendita dell’intero compendio. Con questo emendamento si introduce una possibilità in più (la vendita di Tirrenia separatamente dalla vendita di Siremar) che nulla ha a che fare con la cessione delle singole rotte e cioè con il famigerato rischio spezzatino”. Più tardi anche dall’autore dell’emendamento sono arrivate spiegazioni anacora più nette. “Parlare di spezzatino è un’interpretazione del tutto arbitraria. Se avessimo stabilito che si possono vendere le due aziende del gruppo e le loro tratte di competenza a pezzi allora si sarebbe potuto usare un simile concetto - ha detto Cosimo Latronico, senatore Pdl e autore dell’unica modifica al ddl di conversione del decreto-legge sulla privatizazione di Tirrenia -. Ma qui si tratta di concedere la possibilità che nell’unitarietà dell’intervento gli asset si possano valutare separatamente. Del resto il fatto stesso che si siano avute due procedure di commissarimento distinte conferma la validità dell’emendamento approvato oggi dall’aula del Senato”.
“Abbiamo preso atto - continua il senatore della maggioranza - che la prima gara è andata come è andata, che c’è ora la possibilità di rimettere in moto le trattative, che si è rassicurata l'Unione europea sul fatto che la dismissione sarà fatta celermente e che si sono creati gli strumenti affinché i commissari straordinari posano agire. Da qui la mia proposta emendativa, concordata con il governo, di allargare l’orizzonte delle opportunità di privatizzazione. Ribadendo allo stesso tempo la continuità territoriale per ciò che riguarda le tratte servite dai traghetti e dagli aliscafi delle due aziende”. “In più - aggiunge Latronico - è stato inserito un comma che dà la possibilità alle regioni che devono procedere alla privatizzazione dei servizi di ricorrere all’utilizzo dei Fondi per le aree sottosviluppate al fine di garantire nella fase interlocutoria la continuità del servizio”.