(Aldo Natoli) Leggo sul “Giornale di Sicilia” del 19 settembre la dichiarazione fatta dal Delegato ENIT di Monaco di Baviera, Dott. Leonardo Campanelli, all’Assessore Nastasi del Comune di Milazzo con la quale ribadisce che “essere di fronte alle Eolie è un vantaggio non indifferente , il valore aggiunto per Milazzo, purchè lo si sappia sfruttare nel migliore dei modi”.
Se consideriamo l’invasione di visitatori “mordi e fuggi” che giornalmente invadono le isole con imbarcazioni provenienti da Milazzo e diamo il giusto peso ai foglietti distribuiti in prossimità degli approdi mamertini che garantiscono ai turisti particolari sconti nelle crociere alle Eolie purchè alloggino negli alberghi di Milazzo, dei quali ci ha informati il consigliere Rosaria Corda in un’intervista, il suggerimento qualificato del Delegato ENIT deve far riflettere le Amministrazioni locali, la Federalberghi, le varie Associazioni di albergatori e gli Operatori turistici, perché rafforza una preoccupante visione subalterna che si vuole assegnare al nostro Arcipelago.
Il rischio che si corre infatti è che le Eolie da protagoniste finiscano col diventare specchietto per le allodole per altre località. Diventa indispensabile invertire la “rotta” del permissivismo che si è consentito in questi ultimi anni a quanti organizzano escursioni giornaliere per le Eolie, magari contingentando gli arrivi per ragioni di Protezione civile, sempreché sia possibile legalmente, o aumentando in modo consistente il ticket d’ingresso.
E’ altrettanto necessario rivedere la promozione turistica che viene fatta, soprattutto all’Estero. Le Eolie debbono pubblicizzare il proprio territorio, le strutture ricettive, i prodotti tipici, gli itinerari ed orari dei collegamenti marittimi, i servizi a terra da e per gli aeroporti. Non possono più giustificarsi “commistioni” che possono far perdere alle nostre isole il loro valore aggiunto dato dall’unicità e bellezza del territorio, dalle testimonianze di una storia millenaria, dall’aria limpida e non inquinata, dall’ospitalità e dall’originalità locale
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