Caro Direttore,
ho
incontrato il Sig. Giardina alcuni giorni addietro e , data la stima reciproca,
ci siamo fermati a parlare della polita locale e di quella regionale .
Ci siamo lasciati con grande
cordialità pur restando ognuno sulle proprie posizioni .
Oggi , ho appena finito di leggere sul Suo giornale on line la poesia del Sig. Giardina ( che mi
rimprovera dicendo “ mi chiamo Giovanni “ ) : “ I babbalasci ed i crastuna “
con chiaro riferimento alle prossime elezioni regionali.
Riconosco di sentirmi un piccolo
insignificante individuo di fronte ad un gigante nostrano della satira , che è
riuscito a pennellare,in appena due frasi della sua poesia
“si sunnu
crastuna i fora, stati accura………
ca ci
ppizzati, ogghio e pumamura “,
un invito garbato
al popolo eoliano a fidarsi di più della sua gente nella prossima tornata
elettorale .
Grazie Sig. Giardina ( Giovanni ) , Lei ha
conquistato il cuore degli eoliani liberi , di quelli cioè che amano
principalmente ed incondizionatamente le proprie isole , prescindendo dalle
casacche che indossano .
Anch’io ho scritto qualcosa di
simile a “stati accura “ utilizzando forse una terminologia di scarso impatto
ambientale , ma con cui desideravo
allertare i nostri concittadini a prestare una forte “attenzione “ , ed
una consistente “spremuta di cervello “
per arrivare in modo razionale alla stesura di un giudizio di merito sulla
classe politica regionale che si propone al governo della Sicilia .
Ognuno di noi sa quanto sia importante azzeccare le scelte
tra tante candidature e ciò perché
saranno gli eletti a decidere del nostro futuro già precario.
Poiché la POLITICA ha smarrito la sua vocazione iniziale ,
oggi ci troviamo di fronte ad una pletora di arrivisti pronti a tutto pur di
accaparrasi quelli scranni.
Alcuni di costoro sono avidi di potere e corrotti nell’animo ,
ragionano in funzione della percentuale da chiedere a quei poveri disgraziati
dei costruttori , che, a loro volta, sono costretti, al momento ,a pagare ma
pronti a rifarsi moltiplicando il costo delle opere . Ecco qualche esempio :
Per la scuola degli allievi marescialli di Firenze ,
l’appalto viene gonfiato da 70 a 450 milioni di euro.
Per il teatro della musica di Firenze il costo è lievitato da
105 a 250 milioni di euro . E così via .
Nel numero di
Repubblica del 20 Ottobre c.a.
l’imprenditore Piscitelli ,dissanguato dal Palazzo , dopo alcuni mesi di
carcere per corruzione , racconta che
Balducci ,direttore delle opere pubbliche del Lazio, era il dominus della
protezione civile , e che nei cinque mesi di carcere ha ricevuto la visita di settanta
parlamentari , concludendo che “ se parla lui viene giù la Seconda repubblica e
mezzo Vaticano”.
Credo che basti per capire l’importanza del voto a cui siamo
chiamati a breve , specie se si tratta delle elezioni regionali siciliane , che
nel passato hanno espresso un presidente
in prigione ed un’ altro dimissionario
non per libera scelta , senza parlare dell’Assemblea ultima che si congeda con
circa 20 deputati inquisiti .
Come si vede è difficile parlare di istituzioni virtuose .
Pertanto auguro al mio paese un auspicio : quello di poter
dire ai nostri figli che ,nel momento del massimo impegno politico , il Popolo
delle Eolie ha risposto all’unisono alla chiamata di Massimo Lo Schiavo di rappresentarci
degnamente nell’Assemblea Siciliana nei prossimi cinque anni .
Cordialmente.
Lipari, li 21/10/2012
Ing. Felice Lopes
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