Arrivare in paradiso attraversando prima, se non un'inferno vero e proprio, un purgatorio di tutto rispetto. Da qualche giorno per raggiungere una delle mete più ricercate del turismo italiano è necessario vivere un'esperienza che in pochi avranno voglia di ripetere. Le isole Eolie per la stagione estiva rischiano di essere collegate con la terra ferma dalla Paolo Veronese, una vecchia nave della Siremar che ha alle spalle troppi anni di servizio e non poche polemiche. A denunciare lo stato delle cose Radiobici.it, il viaggio inchiesta in tandem che ha visitato le Eolie nelle scorse settimane. Già nel 2009 la Siremar, al tempo ancora nel gruppo Tirrenia, era stata subissata dalle proteste degli amministratori delle Pelagie insorti per la scelta del gruppo di usare la nave in questione per i collegamenti con la Sicilia. L'allora sindaco di Lampedusa aveva scritto al governo Berlusconi affinché si affrettasse a privatizzare il gruppo per risolvere la questione della continuità territoriale. Nel frattempo la privatizzazione è stata fatta e la situazione a detta di chi vive sulle isole minori è pure peggiorata
LA PAOLO VERONESE - Pareri a parte, la Paolo Veronese è ancora in servizio e il primo viaggio della stagione sulla tratta che da Milazzo porta a Napoli è stato battezzato tre giorni fa dalla comunità di Lagundo, un piccolo paese del Sud Tirolo che da una settimana si è gemellato con il Comune di Stromboli. Lo spirito dolomitico ha spinto la comitiva ad affrontare il viaggio con coraggio. L'orchestra sudtirolese con i suoi 60 elementi ha suonato durante la notte sul ponte della barca vincendo i rumori molesti prodotti dalle lamiere arrugginite e dal motore. I lagundesi, reduci da tre giorni di feste e concerti per celebrare il gemellaggio con Stromboli, per far ritorno a casa hanno raggiunto Napoli con una brutta sorpresa. Dal Sud Tirolo avevano prenotato delle cabine per riposare durante l'attraversata. Nulla di particolarmente lussuoso, un'altra nave della Siremar, La Laurana. Quest'ultima è stata spostata a Porto Empedocle. Carlo Lanza, presidente della circoscrizione di Stromboli ha ricevuto la notizia all'ultimo minuto: «Una scelta sciagurata se si considera che le dimensioni della nave non sono adatte al mare che ci separa da Napoli». La Paolo Veronese infatti — secondo il presidente dell'isola — è spesso ferma in porto a causa del mare grosso: «Solo per questo fine settimana sono saltate un centinaio di prenotazioni visto che la nave non effettuerà il servizio».
PROVA DI RESISTENZA - La navigazione di quel breve braccio di mare che separa le isole dal continente rischia di essere quindi una vera e propria prova di resistenza per i turisti e mette a repentaglio le forniture dei servizi essenziali per gli isolani. A questi dati tecnici si aggiunge l'oggettiva e scandalosa condizione in cui versa la Paolo Veronese. L'imbarcazione nel suo complesso si presenta in uno stato pietoso per le scarse condizioni igieniche e una evidente mancanza di cura nella manutenzione. Nelle cabine i materassi usurati sono un ricettacolo di macchie di feci e altri liquidi organici. Radiobici ha pubblicato sul suo sito un video sulla sostenibilità ambientale delle Eolie raccogliendo la testimonianza degli abitanti delle isole. Un reportage a cui ha preso parte anche Giorgio Armani, il «Re» degli stilisti italiani. Al di là della brutta esperienza per i lagundesi il vero dramma è che la Paolo Veronese rischia ora di restare in servizio per sulla tratta per parecchio tempo. Viene da chiedersi a cosa possano valere le campagne di marketing a fronte della pubblicità negativa che vivranno tutti i turisti che sceglieranno questa meta. Le Eolie, come tutte le località turistiche del nostro Paese, stanno attraversando un periodo difficile a cui si aggiungono le difficoltà e i costi dei collegamenti marittimi. Un biglietto troppo caro per i viaggiatori e per il futuro queste isole.
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