Una villetta costruita su un'area demaniale di pertinenza del cimitero di Lipari e mai acquisita al patrimonio comunale- come si legge oggi sulla Gazzetta del Sud a firma di Leonardo Orlando- è diventata causa di guai giudiziari per un dirigente comunale e per i tre comandanti dei vigili urbani che negli ultimi 5 anni si sono succeduti ai vertici del corpo.
Il sostituto procuratore Francesco Massara, che ha rispolverato l'inchiesta, ha fatto notificare sei informazioni di garanzia, con contestuale avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 6 indagati, tra cui anche un funzionario della Polizia di Stato. A 5 dei 6 indagati si contesta il reato di abuso d'ufficio in concorso.
Nella conclusione delle indagini coordinata dal dal sostituto Francesco Massara, altra accusa viene mossa al funzionario della polizia e ad un artigiano locale che sono invece indagati poiché, nell’immobile, in concorso tra loro eseguivano, il primo quale committente il secondo quale esecutore materiale essendo titolare di impresa edile, “lavori di manutenzione ordinaria consistenti in stonacatura ed intonacatura esterna delle facciate dell’edificio in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico senza avere previamente ottenuto il nulla osta dalla Soprintendenza ai beni architettonici competente”.
Gli indagati sono difesi dagli avv. Saro Venuto e d'ufficio dall'avv. Nino Todaro
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