Amministratori all'unisono contro la prospettiva di privatizzazione della Siremar con conseguente riduzione dei collegamenti
Giovedì la protesta si sposterà a Roma
I sindaci e l'assessore Bufardeci convocati dal ministro Matteoli. L'assemblea dei consigli comunali sul traghetto
Salvatore Sarpi
Dopodomani i sindaci delle isole minori siciliane saranno a Roma per incontrare, unitamente all'assessore Titti Bufardeci e ai presidenti dei consigli comunali isolani, il ministro ai Trasporti Altero Matteoli. La convocazione è stata ufficializzata nel corso del consiglio comunale congiunto che le municipalità di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa hanno tenuto, unitamente alle amministrazioni Bruno, Lo Schiavo, Podetti e Longhitano a bordo del traghetto "Laurana" della Siremar in navigazione sulla rotta Lipari-Salina-Milazzo-Lipari.
Vi hanno presenziato circa duecento persone tra esponenti delle quattro municipalità, cittadini e componenti il comitato sui trasporti (presieduto da Pino Merenda) e che ha prodotto un documento unitario da inviare ai governi nazionali e regionali per ribadire l'importanza di poter continuare a disporre di adeguati e idonei collegamenti con traghetti e aliscafi Siremar. «Nave, traghetto e aliscafi rappresentano per chi vive nelle nostre isole un cardine, gli indispensabili mezzi per poter godere del diritto alla mobilità, per poter soddisfare le proprie esigenze lavorative e culturali, per una crescita sociale ed economica. Far cessare o tagliare il servizio pubblico significa non solo condannare le isole all'isolamento ma anche massacrare un'economia sana legata al turismo, aprendo di fatto le porte a una nuova dolorosa emigrazione. In questo contesto va letta la decisione di riunire i consigli e le amministrazioni dei quattro comuni eoliani a bordo di un traghetto in navigazione» ha affermato il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
Tutti hanno sottolineato, come quello di ieri, è solo uno dei passaggi che saranno posti in essere per richiamare l'attenzione del Governo sulla necessità di idonei collegamenti da e per le Eolie e di scongiurare lo "scippo" di servizi e mezzi indispensabili.
«Ciò non significa - ha evidenziato il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo - che non si debba puntare su un programma concreto e razionale dei trasporti che passi attraverso un tavolo tecnico nel quale gli amministratori direttamente coinvolti possano individuare quello che serve alle nostre collettività».
Il primo concreto faccia a faccia tra tutte le parti, a vario livello interessate, è servito anche a discutere, approvare e pianificare un crescendo di iniziative di protesta che, passando attraverso la maxi-assemblea pubblica di domani e lo sciopero generale dell'8, potrebbe portare i sindaci (e non solo quelli eoliani) a incatenarsi a Roma davanti ai palazzi del potere e all'occupazione di un traghetto di linea.
A manifestare solidarietà e pieno appoggio agli eoliani nel porto di Milazzo vi erano i sindaci di Pantelleria, Salvatore Gabriele, e di Ustica, Aldo Messina; il sindaco di Milazzo, Lorenzo Italiano; il deputato regionale del PD Filippo Panarello, una consistente rappresentanza della giunta provinciale. A bordo del mezzo Siremar, in precedenza, aveva partecipato ai lavori anche l'assessore provinciale Gaetano Duca.
I sindaci di Pantelleria e Ustica hanno evidenziato come la loro presenza a Milazzo «è il segnale di come la problematica che rischia di seppellire le comunità isolane ci trova tutti uniti e solidali, pronti a qualsiasi iniziativa».
Prima di sbarcare a Lipari i consigli comunali hanno aderito allo stato di agitazione e allo sciopero di giovedì indetto dal comitato per i trasporti.
I consigli comunali torneranno a riunirsi congiuntamente domani a Lipari. La protesta delle isole minori siciliane proseguirà a Favignana dove saranno presenti anche i sindaci di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa. Giorno dodici sarà la volta di Pantelleria.