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lunedì 5 gennaio 2009

Crisi dei collegamenti marittimi: proteste e tavoli tecnici per la razionalizzazione di Christian Del Bono

Finalmente sui canali di informazione sembra essersi ristabilito l’equilibrio tra lo spazio riservato ai contenuti della protesta sulla dolente tematica dei collegamenti marittimi e quello dedicato alle diatribe localistiche tra minoranze ed opposizione, tra i membri della stesa maggioranza, tra i Sindaci dello stesso arcipelago ecc. È auspicabile che lo stesso possa avvenire nel corso dei prossimi incontri nell’ambito dei quali dovranno, a mio modo di vedere, essere approfondite due principali direttrici.
La prima, volta a definire ed organizzare le forme di protesta da porre in essere qualora, per l’ennesima volta, la strada istituzionale - che culminerà con l’incontro dell’8 di gennaio a Roma tra il Ministro Matteoli e le rappresentanze locali - dovesse rivelarsi fallimentare. La seconda, volta a creare quel tavolo tecnico richiesto da più parti per l’elaborazione di un reale piano di razionalizzazione dei trasporti.
Per ciò che attiene alla prima direttrice, oggi è stato fatto un grosso passo avanti: i 4 consigli comunali eoliani, i loro 4 Sindaci, alcuni assessori, alcune associazioni di categoria ed una buona rappresentanza della cittadinanza si sono uniti e in segno di protesta hanno partecipato ad un consiglio comunale tenutosi sulla motonave Laurana. Allo sbarco a Milazzo, oltre ad essere intervistati da alcune TV locali e nazionali, i rappresentanti eoliani, hanno ricevuto la solidarietà di altri Sindaci delle isole minori, del Sindaco di Milazzo, dell’On. Panarello e di alcuni amministratori della Provincia di Messina. A questo punto diventa fondamentale, da una parte continuare ad aumentare il grado di coinvolgimento della popolazione, dall’altra attivare forme di protesta intelligenti e sostenibili. In entrambi i casi, sono necessari programmi chiari e adeguatamente pubblicizzati; incentrati su obiettivi comuni e di ampia portata che non vengano sminuiti o indeboliti da quelli partitici che troppo spesso, nel corso delle riunioni, tolgono troppo spazio e troppe energie al dibattito.
L’obiettivo della protesta è quello di far rispettare la legge ed in particolare: il comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74; l’art. 3 Legge 169/75; e l’art. 4 legge 169/75 (già ampiamente citati nel documento approvato dai Consigli Comunali dei quattro Comuni eoliiani). Il fine è quello di ottenere la stipula di una convenzione che garantisca quei collegamenti marittimi che lo Stato aveva già ritenuto di sovvenzionare negli anni precedenti, per un numero di anni sufficiente a poter pianificare ed attuare il processo di razionalizzazione.
Con riferimento alla seconda direttrice, sarà fondamentale prendere il coraggio a due mani e, se le analisi lo riterranno necessario, procedere ad una radicale ristrutturazione del nostro sistema trasporti. Questo non potrà prescindere dal valutare: mezzi alternativi e di diversa tipologia; una riorganizzazione delle infrastrutture portuali; un’analisi dei flussi rispetto agli scali di provenienza attuali e potenziali; una riorganizzazione dinamica delle fasce orarie sulla base delle reali esigenze della stagionalità; lo sfruttamento delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione; l’attivazione e la gestione di sistemi innovativi di prenotazione e commercializzazione dei servizi.
Christian Del Bono