Lipari In centinaia hanno manifestato davanti Palazzo Chigi
I cittadini di Stromboli hanno inviato un chiaro messaggio al Governo nazionale
L'assessore regionale Bufardeci: Eolie isolate dal mondo con il taglio dei collegamenti marittimi
Salvatore Sarpi
Protesta civile doveva essere e così è stata quella posta in essere ieri mattino a Roma, davanti a Palazzo Chigi, dai cittadini di Stromboli. Un centinaio di persone, ai quali si sono aggiunti diversi "amici delle Eolie" provenienti da Napoli, Roma e dintorni, che hanno voluto richiamare l'attenzione sulla necessità di mantenere l'assetto attuale del trasporto marittimo Siremar ed in particolare per la loro comunità l'indispensabile collegamento, che è "storico ma anche di cultura", con Napoli. Ci si attendeva una maggiore partecipazione ma le avverse condizioni meteo hanno scoraggiato diverse persone che avevano programmato di raggiungere la capitale. Capitale raggiunta dai manifestanti dopo 18 ore di viaggio, tra nave e treno.
Una manifestazione, tra l'altro, che ha incontrato qualche difficoltà ed è stata decentrata per via del G7 finanziario in corso. Con i manifestanti erano anche presenti, l'assessore comunale Corrado Giannò, il presidente del consiglio comunale lipareese Pino Longo e i consiglieri comunali Giacomo Biviano, Gesuele Fonti e Pietro Lo Cascio. Presente anche il presidente della circoscrizione strombolana Carlo Lanza.
Quasi contestualmente alla manifestazione romana è arrivata in Commissione Trasporti una risposta, che sembra aprire spiragli positivi, del sottosegretario alle infrastrutture, Giuseppe Reina, ad una interrogazione di Silvia Velo (Pd), in merito alla privatizzazione di Tirrenia. All'on. Silvia Velo, che aveva chiesto chiarimenti sull'andamento della procedura di privatizzazione e quali iniziative il governo intende assumere per garantire il mantenimento dei collegamenti marittimi ai livelli attuali soprattutto in riferimento alle isole minori, il rappresentante del Governo ha confermato la proroga delle attuali convenzioni fino al 31- 12- 2009 sulla quale si è in attesa del nulla osta della Ue. Reina ha inoltre comunicato che sono state avviate, da parte dello stesso ministero, una serie di incontri con le Regioni interessate, finalizzati alla definizione di una piattaforma di servizi essenziali che dovranno essere oggetto delle future convenzioni.
Infatti, nell'ambito di tale procedimento, il ministero ha chiarito con una nota a Tirrenia la necessità di garantire l'attuale assetto dei servizi. Soddisfazione per la risposta ricevuta è stata espressa dall'on. Velo la quale ha comunque anticipato «la volontà di seguire attentamente il percorso con la richiesta di ulteriori chiarimenti al ministero dell'Economia in qualità di azionista unico della Tirreni».
A fianco dei cittadini eoliani che manifestavano a Roma si è schierato l'assessore Tutti Bufardeci il quale ha evidenziato come «non è esagerato affermare che la riduzione dei collegamenti marittimi potrebbero isolare le Eolie dal mondo. L'obiettivo dei cittadini eoliani è lo stesso che il governo siciliano ha posto al centro delle trattative: non accetteremo tagli ai servizi e chiediamo che i fondi già disponibili per Tirrenia vengano utilizzati immediatamente per partire con il programma di esercizio 2009 di Siremar. I fondi stanziati per Tirrenia sono somme prelevate dai Fas, ed è giusto che il loro utilizzo sia prioritariamente orientato proprio a quei territori, come gli arcipelaghi siciliani, il cui sviluppo socio-economico è indissolubilmente connesso a un sistema di trasporti efficiente».
Per quanto riguarda le ulteriori tappe della "protesta eoliana" non è confermata ancora l'occupazione della nave Laurana una volta che questa oggi arriverà a Lipari. Confermatissimo invece il sit-in sullo Stromboli dove gli isolani si legheranno tra loro in segno di protesta e per rivendicare una serie di diritti. In particolare quello alla mobilità.
« È grave che sulla vicenda Siremar il governo regionale e quello centrale continuino a rimbalzare le proprie responsabilità: il risultato è che sulla sorte dei collegamenti delle isole minori pesa ancora oggi una grande incognita», ha dichiarato la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa.
«Il governo – continua Siragusa – evoca presunte responsabilità della Commissione europea, che negherebbe la possibilità di intervenire con aiuti e/o sovvenzioni tariffarie, perchè contrari al divieto di aiuti di Stato. Ma al contrario la normativa comunitaria consente di intervenire con adeguati regimi di aiuto».