Collegamenti marittimi precari Non è possibile garantire 46 mln
Matteoli: c'è un problema di costi ma nessun taglio è stato deciso
Salvatore Sarpi
Doccia fredda per i cittadini delle isole minori siciliane. Non è possibile assegnare i 46 milioni di euro provenienti dai fondi Fas per garantire nel 2009 le tratte dell'anno precedente da e per le isole minori. Il taglio sarebbe di circa 20 milioni di euro. Una vera e propria "retromarcia" quella del ministro per le Infrastrutture Altero Marteoli che, non più tardi di un mese fa incontrando i sindaci delle isole siciliane, unitamente ad altri esponenti politici, aveva garantito tale copertura. Il "fulmine" (non a ciel sereno poichè ormai di sereno nel settore trasporti isolani c'è davvero poco) si è materializzato con un fax inviato alla sede dell'Assessorato regionale al Turismo e Trasporti.
Lo ha reso noto Salvino Caputo, presidente della commissione parlamentare Attività Produttive dell'Ars che ha già concordato con l'assessore Titti Bufardeci ed i sindaci delle isole minori di incontrare nuovamente il ministro.
«Se non interverrà - ha affermato Caputo - una diversa decisione la conseguenza immediata sarà quella dell'isolamento e della marginalità delle isole siciliane. Mi auguro che il ministro Matteoli possa sbloccare la gravissima situazione in quanto le conseguenze sarebbero devastanti».
E su quanto sta accadendo interviene il vicepresidente della Regione Titti Bufardeci. «Non possiamo accettare- ha affermato- il programma operativo di servizio che il ministero dei Trasporti ha prospettato per Siremar. Un taglio economico da oltre 20 milioni di euro è assolutamente insostenibile per l'economia degli arcipelaghi siciliani. I fondi che sono stati assegnati alla Tirrenia e alle sue società provengono dai Fas – ha continuato Bufardeci – e per equità chiediamo che prima di ogni altra esigenza della compagnia si faccia fronte ai problemi di Siremar. La mancata attribuzione di altre risorse, i famosi 46 milioni di euro che si sarebbero dovuti prelevare sempre dai Fas, non possono diventare il grimaldello per scardinare i collegamenti con le isole minori siciliane. Questo proprio non lo possiamo accettare ».
«La necessità di contenere i costi per i servizi di trasporto marittimo con le isole minori della Sicilia, così come delle altre regioni interessate, esiste», ha replicato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli. «Ma – afferma in una nota – dire che il ministero delle abbia già deciso il taglio economico di cui parla l'assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Titti Bufardeci, non risponde al vero».
Il ministro spiega quindi che «nella riunione i tecnici hanno soltanto affrontato la tematica per tentare di risolverla al meglio possibile».
Da quanto trapela il programma di servizio per Siremar ipotizzato dal ministero dei Trasporti prevederebbe il taglio del collegamento della nave-traghetto tra Milazzo, Napoli e le Eolie, oltre alla cancellazione di due linee su aliscafo, una per le Eolie, l'altra per le Egadi.
Gli strombolani e non solo loro, proprio per il mantenimento della fondamentale linea Eolie-Napoli e viceversa, manifesteranno il prossimo 13 febbraio a Palazzo Chigi a Roma e il 14 si incateneranno sullo Stromboli agli shelter fatti posizionare dalla protezione civile.
Nelle ultime ore sembrava essere rientrata la decisione di occupare la "Laurana" (che continuerà ad accettare prenotazioni sino a fine mese) ma queste notizie potrebbero portare ad un ripensamento.
Lo ha reso noto Salvino Caputo, presidente della commissione parlamentare Attività Produttive dell'Ars che ha già concordato con l'assessore Titti Bufardeci ed i sindaci delle isole minori di incontrare nuovamente il ministro.
«Se non interverrà - ha affermato Caputo - una diversa decisione la conseguenza immediata sarà quella dell'isolamento e della marginalità delle isole siciliane. Mi auguro che il ministro Matteoli possa sbloccare la gravissima situazione in quanto le conseguenze sarebbero devastanti».
E su quanto sta accadendo interviene il vicepresidente della Regione Titti Bufardeci. «Non possiamo accettare- ha affermato- il programma operativo di servizio che il ministero dei Trasporti ha prospettato per Siremar. Un taglio economico da oltre 20 milioni di euro è assolutamente insostenibile per l'economia degli arcipelaghi siciliani. I fondi che sono stati assegnati alla Tirrenia e alle sue società provengono dai Fas – ha continuato Bufardeci – e per equità chiediamo che prima di ogni altra esigenza della compagnia si faccia fronte ai problemi di Siremar. La mancata attribuzione di altre risorse, i famosi 46 milioni di euro che si sarebbero dovuti prelevare sempre dai Fas, non possono diventare il grimaldello per scardinare i collegamenti con le isole minori siciliane. Questo proprio non lo possiamo accettare ».
«La necessità di contenere i costi per i servizi di trasporto marittimo con le isole minori della Sicilia, così come delle altre regioni interessate, esiste», ha replicato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli. «Ma – afferma in una nota – dire che il ministero delle abbia già deciso il taglio economico di cui parla l'assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Titti Bufardeci, non risponde al vero».
Il ministro spiega quindi che «nella riunione i tecnici hanno soltanto affrontato la tematica per tentare di risolverla al meglio possibile».
Da quanto trapela il programma di servizio per Siremar ipotizzato dal ministero dei Trasporti prevederebbe il taglio del collegamento della nave-traghetto tra Milazzo, Napoli e le Eolie, oltre alla cancellazione di due linee su aliscafo, una per le Eolie, l'altra per le Egadi.
Gli strombolani e non solo loro, proprio per il mantenimento della fondamentale linea Eolie-Napoli e viceversa, manifesteranno il prossimo 13 febbraio a Palazzo Chigi a Roma e il 14 si incateneranno sullo Stromboli agli shelter fatti posizionare dalla protezione civile.
Nelle ultime ore sembrava essere rientrata la decisione di occupare la "Laurana" (che continuerà ad accettare prenotazioni sino a fine mese) ma queste notizie potrebbero portare ad un ripensamento.