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sabato 14 febbraio 2009

Incidente dell'Ustica M a Salina: Comandante patteggia la pena (GAZZETTA DEL SUD)

L'incidente avvenne il 3 novembre 2007 sugli scogli di Cala del Brigantino
Naufragio con sette feriti tra Lingua e Rinella Il comandante dell'aliscafo patteggia 18 mesi
Leonardo Orlando
Barcellona
Si è concluso con un patteggiamento, il procedimento penale sorto a seguito del naufragio dell'aliscafo "Gigliola M" della Ustica Lines, incagliatosi nella serata del 3 novembre del 2007 negli scogli che affiorano dalle acque tra Lingua e Rinella, dinanzi all'isola di Salina e che provocò il ferimento di ben sette persone tra passeggeri e componenti dell'equipaggio.
Ieri il Gup del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Marisa Salvo, col consenso del pubblico ministero Francesco Massara, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dal comandante Nunzio Stornante, 48 anni, di Messina che ha avuto applicata la pena di 1 anno, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, col beneficio della sospensione condizionale.
Le indagini che hanno portato all'individuazione delle responsabilità dell'imputato, accusato di naufragio colposo, sono state condotte dal sostituto procuratore Michele Martorelli. I fatti sono accaduti nel pomeriggio del 3 novembre del 2007 sulla tratta di navigazione tra Santa Marina Salina e il porto di Rinella. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, che all'epoca si sono avvalsi di un consulente tecnico, Nunzio Stornante al comando dell'aliscafo "Gigliola M" in navigazione dal porto di Santa Marina Salina al porto di Rinella, «ometteva di esplorare a lunga portata la zona di navigazione per mezzo del radar di bordo, nonché del sistema automatico di allarme di rischio, ciò al fine di ottenere quanto prima indicazioni sul rischio di abbordaggio o di altri pericoli per la navigazione». Gli inquirenti hanno stabilito che il comandante del mezzo navale, tra i più moderni della flotta, «seppur navigando in orario notturno ometteva di procedere a velocità di sicurezza in modo da poter agire in maniera appropriata ad efficiente per evitare pericoli ed arrestare l'imbarcazione entro distanza adeguata alle condizioni del momento». I comportamenti assunti durante la navigazione cagionavano di fatto il naufragio del natante che si incagliava su alcuni scogli semi sommersi e il ferimento di ben sette persone a bordo. Ad avere la peggio tra i feriti sono stati quattro componenti dell'equipaggio. La scogliera su cui si è incagliato l'aliscafo è quella prospiciente la spiaggia del Brigantino. Ingenti i danni riportati dall'aliscafo, tra i più avanzati tecnologicamente. Il natante ha subito nell'impatto lo schiacciamento della prua e l'apertura di due squarci in corrispondenza delle ali di prora; mentre le ali di poppa sono rimaste incastrate tra gli scogli. Sempre nella zona di prua, all'interno della cabina passeggeri, sono state divelte intere file di sedili. In frantumi i vetri dei finestrini e danni generalizzati alla carena dello scafo.