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martedì 10 febbraio 2009

Porticello, Acquacalda e Panarea sulla Gazzetta del sud di oggi

Lipari La montagna di materiale pomicifero
Porticello si sbriciola A serio rischio la Provinciale
Petizione dei cittadini di Panarea sul doppio medico di guardia
Salvatore Sarpi
L'allarme lo avevamo lanciato già sul finire dello scorso anno: la montagna di Porticello (lato mare), costituita in larghissima parte da materiale pomicifero da riporto, sta lentamente scomparendo, cedendo sotto l'azione delle acque meteoriche. Oggi la situazione si è ulteriormente aggravata e la sovrastante strada provinciale, quella che porta alla martoriata Acquacalda, è sempre più a rischio di crollo.
Tre punti in particolare i punti critici. A vista d'occhio è ormai diventato possibile rendersi conto di come la voragine sia sempre vicina alla strada che, quindi, rischia di restare sospesa nel vuoto o quasi. I cittadini che risiedono in quella zona, dove si è già sfiorato il "dramma" con il crollo del tornante della provinciale ad Acquacalda, temono una disgrazia che, a questo punto, sarebbe più che annunciata.
Intanto nella frazione di Acquacalda, che continua a restare spezzata in due parti dopo il crollo del tornante, vanno avanti i lavori per la realizzazione con finanziameto provinciale della bretella di collegamento che consentirà, una volta ultimata, di by-passare la parte crollata. E nella spiaggia della "disastrata" frazione di Lipari anche quest'anno, dopo i brillanti risultati ottenuti lo scorso anno, si è tenuta, a cura dell'associazione "Fare Verde" sezione Eolie, la manifestazione "Il mare d'inverno". L'appuntamento eoliano rientrava nell'operazione nazionale di pulizia del litorale nel periodo invernale per attirare l'attenzione della cittadinanza sul mare tutto l'anno. Dopo essersi ritrovati presso il monumento ai caduti della frazione, gli appartenenti all'associazione, fra cui l'avv. Francesco Rizzo e il responsabile della sezione Fare Verde di Lipari, Gennarino Saltalamacchia, hanno affrontato il non facile impegno di ripulire una parte del litorale. Una parte quella scelta che ha, fra l'altro, un alto valore simbolico poichè si trova a cavallo dell'ex pontile dell'Italpomice crollato nei mesi scorsi e i cui resti giacciono ancora in mare in balia delle onde.
PANAREA Intanto – come fa sapere Peppe Paino – i cittadini eoliani, quelli di Panarea in particolare – invocano il raddoppio dei medici di guardia nell'isola con una petizione popolare inviata al Responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso, al prefetto Francesco Alecci e al direttore generale dell'Asl 5, Salvatore Furnari. «I sottoscritti – si legge nella petizione correlata da oltre una sessantina di firme – venuti a conoscenza che in data 7 gennaio 2009 l'Asl di Messina ha revocato il rafforzamento del servizio dei medici del presidio di continuità assistenziale isolano, raddoppio disposto a seguito della programmazione dello stato di emergenza Stromboli, da parte del Consiglio dei Ministri, nonostante siano tutt'ora presenti gli elementi di allarme legati alla sismicità dell'area a seguito dei noti fenomeni vulcanici, preoccupati – prosegue la petizione – per la propria sicurezza, chiedono chiarimenti su tale revoca, in quanto in un contesto territoriale particolare quale è quello di un'isola distante dalla terraferma, spesso emerginata per motivi meteorologici, il presidio di continuità assistenziale svolge un ruolo fondamentale».