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martedì 4 agosto 2009

Lipari. Un nuovo palazzo comunale e la sospensione del bando (di Michele Giacomantonio)

(Michele Giacomantonio) Corrado Giannò, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lipari, ha deciso – dopo essersi consultato con il Sindaco e con i suoi uffici comunali – di sospendere e, per il momento, annullare il bando di gara che da alcuni giorni faceva bella mostra di sé sul sito del Comune riguardante la progettazione di un edificio da destinare a palazzo comunale. L’edificio il cui costo è stato valutato in tremilioni e cinquecentomila euro rientrerà in un finanziamento APQ sviluppo locale, azione isole minori della Regione Siciliana e dovrebbe sorgere in località Balestrieri. E qui è nato il problema. Il Comune nel suo programma triennale delle opere pubbliche contiene un progetto preliminare di palazzo comunale che risale al 1996 nell’area compresa fra il palazzo dei congressi (dove attualmente sono allocati la gran parte degli uffici comunali) e l’albergo AKTEA, area su cui però da oltre un anno sono in corso lavori di costruzione di un albergo da parte della ditta Bellino. Infatti all’inserimento nel programma triennale delle opere pubbliche del preliminare del palazzo comunale non erano mai seguite azioni di vincolo dell’area. Possibile che negli uffici non si fossero accorti che quel preliminare era ormai impraticabile? Qualche volta la fretta finisce col fare compiere errori anche banali. Oppure si era pensato che quel preliminare riguardava il campo di calcio che secondo una ipotesi avanzata qualche anno fa in ambienti dell'Amministrazione, doveva essere sacrificato al nuovo comune? Ma come era possibile – al di la della insensatezza di privare Lipari di una delle poche strutture sportive disponibili - se solo qualche settimana fa avevamo letto di un parco progetti presentato alla Regione che, fra l’altro, prevedeva interventi di miglioria del campo sportivo?
Erano questi gli interrogativi che da qualche giorno ci ronzavano nel cervello e proprio per questo stamattina abbiamo telefonato all’assessore Giannò. “Sono in moto – ci ha risposto cortesemente – per andare al Comune a verificare proprio questa situazione. Ci risentiamo più tardi”. E più tardi ci dà la notizia che il bando è stato sospeso. Domattina ci sarà una riunione per fornire la nuova collocazione. Mentre rimaniamo in attesa vorremo osservare che ci pare giusto che il comune pensi a dotarsi di ambienti adeguati: il palazzo dei congressi infatti va restituito alla sua destinazione originaria perché le Eolie hanno bisogno di promuovere l’attività congressuale, ed i locali di piazza Mazzini e via Garibaldi – a parte il fato che bisogna evitare lo smembramento eccessivo dell’apparato amministrativo -sono insufficienti di fronte alle nuove esigenze di una amministrazione moderna ed attenta ai sempre crescenti problemi. Ben venga dunque il nuovo palazzo comunale ma non ci si liberi di quello storico di Piazza Mazzini. Quattro cose è essenziale che rimangano in quella struttura che è più centrale di via Falcone e Borsellino: gli uffici di rappresentanza del Sindaco, la sala del Consiglio Comunale, gli uffici dell’anagrafe e del protocollo.