La lettera dell’amico Dirigente Scolastico Renato Candia, pubblicata sul tuo giornale, ha riportato alla mia memoria tanti ricordi belli della mia cagnolina Randy che, per 16 anni, ha regalato a me e alla mia famiglia tantissimi momenti felici, ma, nello stesso tempo, ha fatto scorrere nella mia mente gli attimi terribili dell’epilogo della sua esistenza terrena.
La descrizione che Renato fa del signore con in braccio il suo cane, stretto al petto che agonizza, con la bava alla bocca, tremando dalle convulsioni e guardandoti impaurito perché non sa cosa gli stia succedendo, mi ha fatto rivivere, per un attimo, gli stessi momenti tristi della fine della mia cagnolina Randy.
Il personaggio vigliacco e meschino che ha avvelenato quei cani non merita alcuna considerazione né una parola in più perchè tali azioni li può compiere solo chi non ha un’anima. E a proposito dei "Sillabari" di Goffredo Parise, come cita il prof. Candia, alla voce "anima" racconta del padrone di un cane che alla sua morte si domanda “se i cani abbiano un'anima”. A tal proposito mi piace aggiungere questa poesia il cui autore è ignoto.
Saverio Merlino
Il Ponte dell'Arcobaleno
“ C'e' un posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno".
Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno.
Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme.
C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene.
Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi.
Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...
Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte.
I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più.
Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
Allora attraverserete,insieme , il Ponte dell'Arcobaleno.......
Autore Ignoto
La descrizione che Renato fa del signore con in braccio il suo cane, stretto al petto che agonizza, con la bava alla bocca, tremando dalle convulsioni e guardandoti impaurito perché non sa cosa gli stia succedendo, mi ha fatto rivivere, per un attimo, gli stessi momenti tristi della fine della mia cagnolina Randy.
Il personaggio vigliacco e meschino che ha avvelenato quei cani non merita alcuna considerazione né una parola in più perchè tali azioni li può compiere solo chi non ha un’anima. E a proposito dei "Sillabari" di Goffredo Parise, come cita il prof. Candia, alla voce "anima" racconta del padrone di un cane che alla sua morte si domanda “se i cani abbiano un'anima”. A tal proposito mi piace aggiungere questa poesia il cui autore è ignoto.
Saverio Merlino
Il Ponte dell'Arcobaleno
“ C'e' un posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno".
Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno.
Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme.
C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene.
Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi.
Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...
Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte.
I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più.
Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
Allora attraverserete,insieme , il Ponte dell'Arcobaleno.......
Autore Ignoto