(Mario Basile-Gazzetta del sud) Mattinata di passione ieri agli imbarcaderi del porto di Milazzo per circa duecento passeggeri diretti alle Isole Eolie, costretti ad attendere, per quasi un'ora, l'arrivo dell'aliscafo della Siremar.
La partenza del "Tiziano" infatti, prevista per le ore 12.15, è slittata alle 13.15 circa, ufficialmente per il protrarsi dei tempi di bunkeraggio. Ma il ritardo nella consueta attività di rifornimento, potrebbe essere legato ai noti problemi economici della società marittima.
A pagarne le conseguenze turisti e pendolari rimasti incolonnati sotto il sole, dinanzi alla passerella di imbarco. Una rabbia, quella dei passeggeri, alimentata oltre che dal ritardo imprevisto nella partenza, anche dalle informazioni incerte, fornite da parte degli addetti ai lavori. In molti infatti, si sono rivolti alla biglietteria per chiedere, a più riprese, se la corsa fosse stata soppressa o meno, ed eventualmente, quali fossero i tempi di attesa.
Domande alle quali hanno fatto seguito risposte confuse e frammentarie, che hanno spazientito ancor di più i passeggeri. Un disservizio che ha coinvolto anche 29 turisti statunitensi facenti parte della "Niaf", la maggiore fondazione rappresentante degli oltre 20 milioni di cittadini italo-americani che vivono negli Stati Uniti, in visita di piacere alle Eolie.
«Ho un gruppo di turisti italo-americani che aspetta di sapere se e quando partirà l'aliscafo – è stato il commento di Peter Caruso, coordinatore del Sud Italia per la Niaf –-. Ci siamo rivolti alla biglietteria, ma non c'è stato nessuno in grado di fornirci delle informazioni precise. È' questo il modo di fare turismo da queste parti?».
Una domanda che ritorna spesso tra quanti si imbattono nei disagi creati da un'organizzazione turistica del comprensorio eoliano e mamertino spesso lacunosa, specie nei collegamenti. Intorno alle tredici, finalmente, il tanto agognato arrivo del "Tiziano" che, dopo le operazioni di attracco, ha imbarcato i passeggeri diretti nell'arcipelago eoliano