Egr. Direttore,
con la presente desidero innanzitutto ringraziarla per il
risalto che ha voluto concedere attraverso il suo notiziario on – line
all’evento “ 1°
trofeo Eolie in vespa” organizzato da Eolieolie srl, società per la
quale lavoro in qualità di responsabile programmazione.
La suddetta è nata nel 2008 con l’intento di incrementare
i flussi turistici nel nostro territorio in periodi di media/bassa stagione,
investendo in altri segmenti di mercato: congressi, incentive ed eventi tra i
quali annoveriamo Gli
artisti di Zelig a Lipari, 1° e 2° edizione del convegno “ Geo – tour isole Eolie”,
1° e 2° evento “
trofeo Gattopardo e auto d’epoca” ecc..
Nella fattispecie,
all’evento sopracitato, abbiamo iniziato a lavorare dallo scorso inverno quando
il presidente dell’ Associazione Vespa
club di Acireale, il dott. Carbonaro, venuto a conoscenza della nostra
attività, ci ha contattato manifestando grande entusiasmo ed interesse per la
realizzazione di una “ tre giorni alle Eolie” che, dopo vari aggiustamenti di
preventivi, date, programma ecc.. ha visto la sua definitiva stesura. Così come
da manifesto, l’ultimo giorno dell’evento prevedeva l’esibizione delle 22 vespe
d’epoca a Marina Corta ove avrebbe dovuto realizzarsi una prova di abilità che
si sarebbe svolta all’interno di un perimetro circoscritto e delimitato da
transenne( faccio notare che trattandosi di mezzi “ datati”, evidentemente, la
sopracitata prova avrebbe avuto un valore puramente simbolico, con la sola finalità
di
“ giustificare” la
premiazione finale consistente nell’attribuzione di un weekend alle Eolie al
primo classificato e la coppa per il 2°
e 3° posto). Pertanto, in vista di
quanto sopra esposto, abbiamo provveduto a presentare regolare richiesta di
autorizzazione al Sindaco del comune di Lipari nonché al Comandante della
polizia municipale. E qui viene il bello! La suddetta ci è stata
categoricamente negata con l’incomprensibile motivazione che quanto da noi
richiesto “cozzava” con l’ordinanza dirigenziale
N. 43 che vieta il transito e la sosta di mezzi in area pedonale e dunque,
eccezionalmente, ci avrebbero
autorizzati a far giungere i mezzi fino in piazza a patto che gli stessi
rimanessero a motore spento. Dopo qualche insistenza da parte nostra, l’unico
risultato raggiunto è stato quello di ottenere una soluzione di “ grande acume”
dall’assessore al ramo che suggeriva di fare effettuare la prova di abilità ai
mezzi solo a condizione che venissero portati a mano dai proprietari ( sic!). A quel punto, sconfortati da
questo diniego, abbiamo cercato di ovviare al disagio che questo cambio di
programma avrebbe causato ai partecipanti all’evento, interpellando la Capitaneria di porto e
richiedendo che tale prova potesse svolgersi davanti alla chiesetta del
Purgatorio, ergo in zona di totale competenza del demanio marittimo.
Peccato che il nostro zelante sindaco, evidentemente godendo di tanto tempo
libero nonostante i diversi problemi che affliggono le nostre isole, posseduto da un tracotante
delirio di onnipotenza, ha ritenuto opportuno e doveroso
contattare telefonicamente l’ufficio circondariale marittimo di Lipari
esprimendosi con fare velatamente minatorio come segue: “ […] ho saputo che avete autorizzato l’esecuzione di una prova per la quale ho espresso parere negativo. Mi
auguro che abbiate tutto in regola perché provvederò ad effettuare le dovute
verifiche […] ” . Inutile descrivere il nostro sgomento in quanto si
trattava di modificare il programma a due giorni dall’inizio dell’evento. Ci siamo
chiesti da cosa scaturisse questa ostinazione da parte del nostro primo
cittadino nei nostri riguardi; in fondo il nostro unico obiettivo era quello di
creare un momento di aggregazione, convivialità in una piazza che, dallo stesso
Sindaco è stata definita il salotto dell’isola. Bene, noi questo salotto per
una sera avremmo voluto viverlo rendendo l’atmosfera più frizzante, goliardica,
a beneficio sicuramente di tutte le
attività presenti in loco: bar, ristoranti, boutique ecc… Eppure ciò non è stato
possibile! Sarà forse perché l’ideatore di questo evento, Fabrizio Famularo,
appartiene ad un’avversa corrente politica? Sarà forse perché il primo
cittadino, che dai pulpiti, durante la campagna elettorale, sosteneva con
vigore e tenacia che sarebbe stato il sindaco di tutti, super partes, non ha resistito nel togliersi qualche sassolino
dalla scarpa? Forse.
Sappia tuttavia il nostro sussiegoso sindaco che “abbeverandosi” alla sorgente della
vendetta ha causato un danno immotivato non solo alla nostra attività ( poco
male in quanto troveremo qualcuno di maggiore levatura e spessore in grado di
apprezzare i nostri sforzi) ma soprattutto alla comunità che, ingiustamente,
rimane vittima di atteggiamenti di persone che, come il primo cittadino,
dimostrano puntualmente di non saper guardare oltre il loro naso e puntare al
bene comune!
Aveva forse ragione Aristotele dichiarando tristemente che
la speranza che le cose cambino rimane un sogno fatto da svegli!
Cordialmente
Valentina Marino
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