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lunedì 16 luglio 2012

Storia di “anormale amministrazione”. Ci scrive il responsabile della programmazione della EoliEolie


Egr. Direttore,
con la presente desidero innanzitutto ringraziarla per il risalto che ha voluto concedere attraverso il suo notiziario on – line all’evento “ 1° trofeo Eolie in vespa” organizzato da Eolieolie srl, società per la quale lavoro in qualità di responsabile programmazione.
 La suddetta  è nata nel 2008 con l’intento di incrementare i flussi turistici nel nostro territorio in periodi di media/bassa stagione, investendo in altri segmenti di mercato: congressi, incentive ed eventi tra i quali annoveriamo Gli artisti di Zelig a Lipari, 1° e 2° edizione del convegno “ Geo – tour isole Eolie”, 1° e 2° evento “ trofeo Gattopardo e auto d’epoca” ecc..
 Nella fattispecie, all’evento sopracitato, abbiamo iniziato a lavorare dallo scorso inverno quando il presidente dell’ Associazione Vespa club di Acireale, il dott. Carbonaro, venuto a conoscenza della nostra attività, ci ha contattato manifestando grande entusiasmo ed interesse per la realizzazione di una “ tre giorni alle Eolie” che, dopo vari aggiustamenti di preventivi, date, programma ecc.. ha visto la sua definitiva stesura. Così come da manifesto, l’ultimo giorno dell’evento prevedeva l’esibizione delle 22 vespe d’epoca a Marina Corta ove avrebbe dovuto realizzarsi una prova di abilità che si sarebbe svolta all’interno di un perimetro circoscritto e delimitato da transenne( faccio notare che trattandosi di mezzi “ datati”, evidentemente, la sopracitata prova avrebbe avuto un valore puramente simbolico, con la sola finalità di
 “ giustificare” la premiazione finale consistente nell’attribuzione di un weekend alle Eolie al primo classificato e la coppa per il  2° e 3° posto).  Pertanto, in vista di quanto sopra esposto, abbiamo provveduto a presentare regolare richiesta di autorizzazione al Sindaco del comune di Lipari nonché al Comandante della polizia municipale. E qui viene il bello! La suddetta ci è stata categoricamente negata con l’incomprensibile motivazione che quanto da noi richiesto “cozzava” con l’ordinanza dirigenziale N. 43 che vieta il transito e la sosta di mezzi in area pedonale e dunque, eccezionalmente,  ci avrebbero autorizzati a far giungere i mezzi fino in piazza a patto che gli stessi rimanessero a motore spento. Dopo qualche insistenza da parte nostra, l’unico risultato raggiunto è stato quello di ottenere una soluzione di “ grande acume” dall’assessore al ramo che suggeriva di fare effettuare la prova di abilità ai mezzi solo a condizione che venissero portati a mano dai proprietari ( sic!). A quel punto, sconfortati da questo diniego, abbiamo cercato di ovviare al disagio che questo cambio di programma avrebbe causato ai partecipanti all’evento, interpellando la Capitaneria di porto e richiedendo che tale prova potesse svolgersi davanti alla chiesetta del Purgatorio, ergo in zona di totale competenza del demanio marittimo. Peccato che il nostro zelante sindaco, evidentemente godendo di tanto tempo libero nonostante i diversi problemi che affliggono le  nostre isole, posseduto da un tracotante delirio di onnipotenza, ha ritenuto opportuno e doveroso contattare telefonicamente l’ufficio circondariale marittimo di Lipari esprimendosi con fare velatamente minatorio come segue: “ […] ho saputo che avete autorizzato l’esecuzione di una prova  per la quale ho espresso parere negativo. Mi auguro che abbiate tutto in regola perché provvederò ad effettuare le dovute verifiche […] ” . Inutile descrivere il nostro sgomento in quanto si trattava di modificare il programma a due giorni dall’inizio dell’evento. Ci siamo chiesti da cosa scaturisse questa ostinazione da parte del nostro primo cittadino nei nostri riguardi; in fondo il nostro unico obiettivo era quello di creare un momento di aggregazione, convivialità in una piazza che, dallo stesso Sindaco è stata definita il salotto dell’isola. Bene, noi questo salotto per una sera avremmo voluto viverlo rendendo l’atmosfera più frizzante, goliardica, a  beneficio sicuramente di tutte le attività presenti in loco: bar, ristoranti, boutique ecc… Eppure ciò non è stato possibile! Sarà forse perché l’ideatore di questo evento, Fabrizio Famularo, appartiene ad un’avversa corrente politica? Sarà forse perché il primo cittadino, che dai pulpiti, durante la campagna elettorale, sosteneva con vigore e tenacia che sarebbe stato il sindaco di tutti, super partes, non ha resistito nel togliersi qualche sassolino dalla scarpa? Forse.
Sappia tuttavia il nostro sussiegoso sindaco che “abbeverandosi” alla sorgente della vendetta ha causato un danno immotivato non solo alla nostra attività ( poco male in quanto troveremo qualcuno di maggiore levatura e spessore in grado di apprezzare i nostri sforzi) ma soprattutto alla comunità che, ingiustamente, rimane vittima di atteggiamenti di persone che, come il primo cittadino, dimostrano puntualmente di non saper guardare oltre il loro naso e puntare al bene comune!
Aveva forse ragione Aristotele dichiarando tristemente che la speranza che le cose cambino rimane un sogno fatto da svegli!
Cordialmente
Valentina Marino

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