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giovedì 1 luglio 2010

I costi e l'attività della Lipari porto. I quesiti di Luca Chiofalo

(Luca Chiofalo) Qualche tempo fa, azzardai la volontà di creare un comitato civico di controllo sugli atti dell'amministrazione comunale.
Considerata la difficoltà di molti Eoliani ad "esporsi" per difendersi da abusi, soprusi e sprechi, rimarrà, forse, solo un desiderio irrealizzato, ma qualche domandina sull'amministrazione della cosa pubblica spero mi sia permessa comunque.
Quelle di oggi riguardano i costi e le attività della società mista LIPARI PORTO Spa, la cui costituzione risale all' ottobre 2007 e sulla quale sembra essere calato un silenzio preoccupante. Tutto fermo o attività "silenziosa"?
Per quello che trapela, il progetto del megaporto, fortemente avversato da molti Eoliani e ragion d'essere della costituzione della società, è impantanato in problemi che mi dicono di non facile soluzione, almeno in tempi brevi. Senza attività, i costi della società, come per esempio gli emolumenti del consiglio di amministrazione, da chi e in che modo sono coperti?
Spero di sbagliarmi nel sostenere che il nostro comune, socio di minoranza col 30% (il rimanente 70% appartiene a Condotte d'Acqua spa), debba onorare da contratto, in misura proporzionale alla quota detenuta, eventuali esposizioni debitorie del "sodalizio", a prescindere dall'effettiva realizzazione del suddetto progetto. E spero di "prendere un abbaglio" anche nell'affermare che esistano già consistenti perdite di esercizio e consulenze da saldare, che graveranno, in parte, sulle casse del nostro disastrato comune.
Se poi non mi sbagliassi e, per di più, il porto (malauguratamente?) non si potesse realizzare, aggiungendo al danno la beffa, con chi dovremmo prendercela per cotanto spreco?
Attendo rassicurazioni...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO