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venerdì 2 luglio 2010

"Stia tranquillo gli sportivi non hanno le pulci ma sono portatori sani di valori forse a qualcuno sconosciuti". Sportivo risponde a imprenditore

Riceviamo e pubblichiamo:
Caro direttore,
Amici eoliani mi dicono che un notissimo imprenditore turistico dell'isola in una nota inviata ad un giornale on line (non a questo precisiamo ndd) ha scritto testualmente riferendosi alla manifestazione di judo "Città di Lipari" che "un albergo a 5 stelle non può essere messo a disposizione dei gruppi sportivi".
Chi scrive, e si onora di fare parte di un gruppo sportivo prestigioso, da anni partecipa a manifestazioni di judo in Italia e nel mondo. Proprio per questo posso tranquillamente affermare che, dappertutto, veniamo accolti in strutture che nulla hanno a che invidiare a "stelle" e a bellezza, all'albergo di cui quell'imprenditore è titolare.
Tra di noi per chi non lo sapesse ci sono atleti azzurri e di altre nazioni, arbitri internazionali, uomini e donne di spessore. Stia tranquillo caro imprenditore eoliano: gli sportivi non hanno le pulci ma sono portatori sani di valori forse a qualcuno sconosciuti.
Caro direttore devo purtroppo constatare che a volte il razzismo non si basa solo sul colore della pelle ma, come in questo caso, anche su altro.
Ove le fosse possibile la pregherei di omettere il mio nome è quello del gruppo sportivo a cui appartengo, non per timore alcuno (chi dice la verità non ha nulla da temere) ma per evitare che venga coinvolta in una polemica chi mi onoro di rappresentare in Italia e nel mondo.
Cordiali saluti
Lettera firmata

Sulla vicenda abbiamo ricevuto una ulteriore mail. La pubblichiamo:
Egr. Direttore
leggendo qua e la il suo notiziario e quello degli altri direttori, ho soffermato la mia lettura sulla “disputa” torneo internazionale judo Lipari 2010.
Come avevo già scritto in occasione della manifestazione di triatlhon, avvenuta circa due mesi fa, mi ripeto affermando ulteriormente che ogni iniziativa, di qualunque matrice sia, sportiva – culturale – ricreativa – gastronomica, vada promossa ed incentivata in ogni suo aspetto.
La manifestazione di judo che si svolge ogni anno nell' isola di Lipari, durante un periodo che potremmo definire di “standby” per il nostro territorio, ha richiamato nella sua 18° edizione, non solo gruppi sportivi, ma atleti di grande livello, società sportive militari provenienti dall'Italia ma anche dalla Romania, dall'Ungheria, dal Brasile e dalla Slovenia, la nazionale italiana di judo giovanile e la direzione tecnica della nazionale italiana di judo.
Caro maestro Bisazza, non deve sentirsi amareggiato e rammaricato perchè quello che lei – unitamente alla sua squadra di lavoro – ha fatto sinora e quello che, mi auguro, continuerà a fare nel futuro, è lodevole.....
Certamente, affermazioni come quelle fatte da alcuni albergatori lasciano perplessi e sbigottiti, atteggiamenti ambigui da parte di imprenditori turistici che hanno investito forze e capacità nel settore turistico. E' vero che ognuno della propria vigna fa ciò che vuole ma mi chiedo “che idea si ha del concetto di ospitalità?” E perchè alberghi ben qualificati non possono essere messi a disposizione di gruppi sportivi?
Maestro Bisazza, quanto le scrivo è per riconoscenza del suo operato; ciò che conta veramente è la bella immagine che questa manifestazione dà alla nostra terra, la cordialità della gente liparota, l'affetto con cui i nostri atleti ospitano i loro concorrenti.
La macchina diabolica del turismo a volte si inceppa e per fortuna c'è ancora qualcuno che promuove qualcosa perchè continui a funzionare; una cosa è certa – se continueremo a dimostrarci ostili a qualunque forma di turismo si presenti nelle nostre isole- finiremo col venirci noi, da turisti a lipari, perchè dovremo cercare altrove il nostro pane!!
Francesca Giardina