(Gesuele Fonti) Dopo avere appreso dell´arresto del Presidente del Parco delle Cinque Terre, portato come esempio di eccellenza e di gestione virtuosa dai sostenitori del parco delle Eolie, sono sempre più convinto che l´istituzione di nuovi parchi sia solo un modo per fare business ai danni della comunità e non strumento di
tutela del territorio. E pensare che il signor Bonanini, nel convegno di Lipari, per oltre un´ora e senza alcun contraddittorio ha cercato (invano) di convincerci della bontà dell´istituzione di un parco alle isole eolie. In quella occasione avremmo voluto chiedergli come mai il Parco delle Cinque Terre non ha mai pubblicato i bilanci, pur essendo obbligato a farlo!
Neanche ai Sindaci dei comuni inclusi nell'area del Parco infatti è stato consentito di conoscere quali fossero i conti ed i risultati reali della gestione Bonanini, da oltre un decennio Padre/Padrone del Parco delle Cinque
Terre.
Nel convegno di Lipari non ci è stato permesso di chiedere spiegazioni, tuttavia adesso diventano più comprensibili le ragioni di tale mancata trasparenza!
Vi ricordate cosa affermò Bonanini nel suo intervento? Affermò di avere rinunciato a prestigiosi incarichi istituzionali, lautamente compensati, in cambio di uno stipendio di € 1200,00 al mese.
Oggi è tutto più chiaro!
Solo il pensare che l´istituzione del Parco delle Isole Eolie è stata promossa dal Senatore D'Alì, indagato per concorso in associazione mafiosa e sponsorizzata da Sig. Bonanini, indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico, associazione a delinquere e calunnia, mi fa sinceramente rabbrividire e dovrebbe farci tutti riflettere!
GESUELE FONTI
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