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venerdì 8 luglio 2011

"La pace dei sensi" . Ci scrive Giuseppe Pepe

La presente non vuole essere una nota polemica sull’argomento, ma soltanto uno spunto di riflessione.
Mi chiamo Giuseppe e di tanto in tanto mi diletto suonando gratuitamente nei locali notturni liparoti; messinese di nascita ma un po’ eoliano visto le frequentazioni degli ultimi 10 anni.
In questi giorni ho seguito con molto interesse gli argomenti postati su questo giornale on-line in merito alla questione dei “rumori musicali” notturni.
Mi rivolgo dunque a chi ha appunto sollevato la questione politica e sociale. Si perché chi ha scritto, ed ha l’autorevolezza responsabile di dire liberamente ciò che pensa, è sicuramente più eoliano di me e conosce meglio le problematiche di queste isole a 360 gradi; dopo la chiusura delle cave di pomice, dopo i pesantissimi vincoli urbanistici, dopo le gravose restrizioni alla pesca, ormai Lipari “SOPRAVVIVE” (e non VIVE) di solo TURISMO. Due mesi per vincere il “cancro” di invece 10 mesi di totale improduttività per il 70% della popolazione. Sicuramente si può contestare il turismo “caciarolo” ( da caciara = fare rumore) ma è piuttosto onesto ammettere che il turismo di qualità a Lipari non esiste da almeno 20 anni.
Allora ci svegliamo domani mattina e scopriamo che le Eolie in realtà sono le propaggini di Montecarlo!
Ok io ci sto, subito e di corsa!!!!! Ma questa purtroppo è solo utopia!!!!
Ci vogliono programmazione, pianificazione, capacità organizzativa, servizi, trasporti, investimenti, e aggiungerei mentalità…. Insomma roba da poco, ironicamente parlando, per avere risultati nel lungo termine e non domani mattina.
L’ordinanza del Sindaco è già molto limitativa considerando che oggi nel 2011 si va a cena alle 23:00 e si esce per locali (se tutto va bene) alle 24:00 (negli anni 60 si cenava alle 19:00), tuttavia per buon senso la condivido e smettere la musica alle 00:30 – 01:00 lo trovo giusto.
Un ultima cosa, non sono certamente un luminare del settore turistico ma oggi chi a Lipari spende i soldini non sono i vecchi ma i giovani! Se non si vuol riflettere su queste considerazioni allora si vada avanti con l’ennesima castrazione, così si raggiungerà definitivamente la pace dei sensi.
 Saluti, Giuseppe Pepe da Messina

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