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venerdì 8 luglio 2011

Le Eolie e il termine di paragone (di Luca Chiofalo)

Daniele ha esemplificato in poche righe perchè le Eolie "sbandano" quando si presenta il problema di dare una "linea" alle politiche turistiche.
Perchè crede, come tanti altri, che il termine di paragone e il modello da imitare sia Rimini e non Capri, dove non esiste amplificazione ed un tavolo fuori dal suolo pubblico concesso costa ai locali che trasgrediscono salatissime multe. Perchè crede, come altri, che l'economia turistica eoliana si possa reggere sulle presenze dei giovani, che faranno la fortuna di bar e discoteche ma hanno, evidentemente, possibilità limitate di spesa per il resto. Perchè crede, ancora, che le Eolie siano la vita notturna che offrono e non quella straordinaria miscela di storia, natura e "autenticità isolana" che sono il patrimonio e la risorsa più grande che possediamo.
Divertirsi piace a tutti, non solo a pochi, ma è possibile farlo senza "disturbare" un intero paese, senza "occupare" tutti gli spazi, senza "sporcare" tutti i vicoli; senza pretendere, insomma, di diventare "padroni", con licenza di fare tutto, di un'arcipelago che ha una vocazione turistica più "alta". Comunque, se davvero plebiscitaria fosse questa voglia di caos e baldoria fino a tarda notte, avvertitemi e consentitemi di adeguarmi: farò un "baretto" anch'io sforzandomi di renderlo il più chiassoso, molesto e accogliente per quanti le Eolie le vogliono vedere la notte sul fondo di un bicchiere... turisti o...?
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

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