L’attribuzione dei seggi avviene in misura poroprozionale al numero dei voti validi. Il sistema di fatto sancisce il ritorno al proporzionale con un unico premio di maggioranza distribuito su base nazionale per la Camera dei Deputati (il partito o la coalizione che prenderà più voti otterrà automaticamente il 55% dei seggi, ovvero 340 su 618) e su base regionale per il Senato della Repubblica, con esclusione di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Molise. Saranno protagoniste quindi le regioni che assegneranno i seggi al Senato , quale premio di maggioranza, alle coalizioni che si affermeranno su base regionale. La nostra regione, che elegge 25 senatori è unitamente a Lombardia (49) e Lazio (27)tra quelle che reciteranno un ruolo centrale ai fini della composizione della maggiorana di governo. In sinstesi queste le principali cose da ricordare:
E’ istituito un premio di maggioranza per il partito o coalizione che ottiene più voti. Sono previste tre sogli di sbarramento alla Camera ed al Senato, per i partiti che non conseguono il 10 per cento come coalizione, il quattro per i partiti non coalizzati ed il due per cento, come miglior partito piccolo di una coalizione, quasi un ripescaggio. Al senato le stesse soglie sono da raggungere nella percentuale del 20 per cento per le coalizioni, dell’ otto per i partiti fuori coalizione e del tre per i”ripescati”
Le liste sono prive della possiiblità di esprimere una singola preferenza e sono”bloccate”
Questi i tratti salienti della legge elettorale, quanto più presto da consegnare all’archivio delle leggi in materia.
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