“La legislatura dell’Assemblea Regionale Siciliana – spiega il Codacons – è appena cominciata e gia’ si registrano deplorevoli episodi che meritano un approfondimento giudiziario in sede penale E’ apparsa la notizia, corredata da fotografie, secondo la quale nel corso di una seduta dell’Ars 29 deputati assenti hanno lasciato il proprio tesserino nel lettore per far apparire la loro presenza e cio’ anche allo scopo di non perdere l’indennita’ che spetta loro pari a circa 225 euro”. L’esposto e’ stato redatto dai penalisti Isabella Altana e Bruno Messina.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Giancarlo Cancelleri pochi giorni fa aveva segnalato “deputati assenti in aula, ma formalmente presenti grazie ai duplicati dei tesserini, schede magnetiche che vengono inserite nei banchetti di votazione, facendo risultare i deputati formalmente presenti, anche se questi non ci sono, falsando così la possibilità dell’Assemblea di potersi esprimere per mancanza di numero legale e consentendo però ai deputati di percepire per intero la diaria”.
Per il Codacons “si configurano gli estremi per indagare sul reato previsto e punito dall’articolo 640 del codice penale e cioe’ truffa ai danni dello Stato. Oltre all’illecito profitto che deriva da una simile condotta, e’ intollerabile che i cittadini siciliani vengano traditi dai loro rappresentanti appena eletti con un comportamento che merita una condanna esemplare”.
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