Ieri la Camera ha approvato il decreto legge non abrogando la proroga dell'emergenza idrica.
E' stato presentato un emendamento a firma del PD ma è stato poi ritirato perchè temevano che - poichè la leglislatura ormai è finita ed il senato non si riunisce più, il decreto legge sarebbe decaduto ed alcune norme (tra cui oltre emergenza concordia anche quelle del terremoto emilia) sarebbero decadute.
L'on. Naro, su richiesta del Sindaco che presagiva quanto poi accaduto, aveva comunque presentato un ordine del giorno con cui il governo si impegna a emanare iniziative volte al rientro alla normalità. L'ordine del giorno è stato accettato dal Governo.
L'ordine del giorno, però, ha solo una valenza politica quale atto di indirizzo ma almeno , vista la situazione è già qualcosa.
Allego tutta la discussione e l'ordine del giorno
22 gennaio 2013
Assemblea
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BRATTI. (PD) Signor Presidente, abbiamo aperto questa legislatura ... omississ ......
Anche la proroga delle gestioni commissariali in materia ambientale non ci convincono, anzi non ci piacciono per niente. Mentre appare chiaro che è necessario prorogare una situazione di emergenza per quanto riguarda il naufragio della nave da crociera Costa Concordia nel comune dell'isola del Giglio, non altrettanto ad esempio vale per la proroga che riguarda la situazione delle isole Lipari, Eolie. Si tratta di una proroga, di cui non esiste nessuna necessità, del mandato di un commissario alquanto discusso e oggetto di indagini della magistratura. Addirittura su questo emendamento, che tra l'altro è stato proposto al Senato dal Popolo della Libertà, il Governo aveva dato (al Senato) un parere negativo. Di fatto nessuno lo vuole e non si capisce - bisognerebbe chiederlo a questi esponenti del Popolo della Libertà - perché abbiano introdotto al Senato questa proposta.Voglio ricordare poi che con il decreto-legge n. 59 del 2012, si era approvato il divieto di concedere proroghe per le gestioni commissariali e, quindi, di deroga in deroga, si sta di fatto ripristinando una situazione su cui noi avevamo già dato dei pareri estremamente negativi.
PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AGLI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE
ART. 2.
Sopprimerlo.
2. 1. Barbato.
2. 1. Barbato.
Al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole: , nonché le disposizioni di cui all'articolo 17 dell'ordinanza del 3738 del 5 febbraio 2009, pubblicata Presidente del Consiglio dei Ministri n. nella Gazzetta Ufficiale 39 del 17 febbraio 2009, e successive n. modificazioni.
2. 2. Siragusa, Mariani, Realacci, Bratti, Braga, Motta, Iannuzzi, Benamati, Bocci, Esposito, Ginoble, Marantelli, Margiotta, Morassut, Viola.
2. 2. Siragusa, Mariani, Realacci, Bratti, Braga, Motta, Iannuzzi, Benamati, Bocci, Esposito, Ginoble, Marantelli, Margiotta, Morassut, Viola.
Seduta pomeridiana
ROBERTO GIACHETTI. (PD) Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, intervengo solo per lasciare agli atti che noi siamo intervenuti in sede di discussione sulle linee generali e abbiamo chiaramente detto che vi erano alcune parti di questo provvedimento che ci convincevano e, ovviamente, vi erano delle proposte emendative che riguardavano la traduzione logica di questo. Lei ha dato ovviamente l'annuncio che noi abbiamo ritirato alcuni emendamenti: li abbiamo ritirati ovviamente perché siamo nella condizione di emergenza e non possiamo certo pensare che il decreto-legge decada, però vorrei che ciò fosse chiaro.
TULLIO FANELLI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, il Governo accetta l'ordine del giorno Di Stanislao n. 9/5714/1, a condizione di premettere nel dispositivo le parole: «a valutare la possibilità di»..
Il Governo accetta l'ordine del giorno Naro (UDC) n. 9/5714/6.
premesso che:
3738/2009, al fine di con l'ordinanza n. assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie, limitatamente all'emergenza idrica,la Presidenza del Consiglio dei Ministri nominava l'avvocato Luigi Pelaggi Commissario delegato, per l'esercizio 3225/2002 e delle funzioni di cui all'ordinanza del Ministero dell'interno n. 3266/2003; all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n.
la programmazione degli interventi legati all'emergenza idrica sotto l'egida del predetto Commissario, in particolare, sono stati diretti alla realizzazione del ciclo integrato nelle isole di Lipari e Vulcano;
l'ordinanza citata rientra nel più generale contesto emergenziale vigente nell'arcipelago delle Eolie, sottoposto a proroghe annuali, l'ultima delle quali scaduta il 31/12/2012 con il conseguente rientro in regime ordinario delle attività contemplate dai vari provvedimenti governativi;
nel corso dell'esame del provvedimento al Senato è stato approvato un emendamento che prevede la proroga fino al 31 dicembre 2013 dell'emergenza idrica nelle isole Eolie, mentre il rientro nel regime ordinario delle relative attività avrebbe consentito ed assicurato la traslazione alla regione siciliana delle competenze correlate alla realizzazione delle opere in argomento;
l'ulteriore proroga del contesto emergenziale appare non favorevole per il territorio amministrato, specie se consideriamo alcune scelte tecniche e progettuali infelici quale quella identificazione riguardante la realizzazione dell'impianto di depurazione in un sito inadeguato;
tali scelte hanno fatto venir meno utili e necessarie forme di concertazione con l'ente locale in riferimento anche alle esigenze del territorio;
ovviamente non si contesta la necessità e l'urgenza della realizzazione di un indispensabile impianto, quale è il depuratore, ma i percorsi amministrativi e le valutazioni progettuali posti in essere, che, con il testo derogatorio votato dal Senato, verrebbero riconfermati, arrecando ancora mortificazioni al territorio con decisioni le cui valutazioni devono competere al governo delle amministrazioni locali in primis;
appare infatti inopportuno esautorare quei poteri di partecipazione, di indirizzo e decisionali che attengono valutazioni e scelte programmatiche e di natura politico-amministrativa, volti a delineare concrete linee di sviluppo e l'ottimale gestione dei propri territori, in linea con i principi sanciti in materia di autonomie locali,
3738/2009, al fine di con l'ordinanza n. assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie, limitatamente all'emergenza idrica,
la programmazione degli interventi legati all'emergenza idrica sotto l'egida del predetto Commissario, in particolare, sono stati diretti alla realizzazione del ciclo integrato nelle isole di Lipari e Vulcano;
l'ordinanza citata rientra nel più generale contesto emergenziale vigente nell'arcipelago delle Eolie, sottoposto a proroghe annuali, l'ultima delle quali scaduta il 31/12/2012 con il conseguente rientro in regime ordinario delle attività contemplate dai vari provvedimenti governativi;
nel corso dell'esame del provvedimento al Senato è stato approvato un emendamento che prevede la proroga fino al 31 dicembre 2013 dell'emergenza idrica nelle isole Eolie, mentre il rientro nel regime ordinario delle relative attività avrebbe consentito ed assicurato la traslazione alla regione siciliana delle competenze correlate alla realizzazione delle opere in argomento;
l'ulteriore proroga del contesto emergenziale appare non favorevole per il territorio amministrato, specie se consideriamo alcune scelte tecniche e progettuali infelici quale quella identificazione riguardante la realizzazione dell'impianto di depurazione in un sito inadeguato;
tali scelte hanno fatto venir meno utili e necessarie forme di concertazione con l'ente locale in riferimento anche alle esigenze del territorio;
ovviamente non si contesta la necessità e l'urgenza della realizzazione di un indispensabile impianto, quale è il depuratore, ma i percorsi amministrativi e le valutazioni progettuali posti in essere, che, con il testo derogatorio votato dal Senato, verrebbero riconfermati, arrecando ancora mortificazioni al territorio con decisioni le cui valutazioni devono competere al governo delle amministrazioni locali in primis;
appare infatti inopportuno esautorare quei poteri di partecipazione, di indirizzo e decisionali che attengono valutazioni e scelte programmatiche e di natura politico-amministrativa, volti a delineare concrete linee di sviluppo e l'ottimale gestione dei propri territori, in linea con i principi sanciti in materia di autonomie locali,
impegna il Governo
a valutare attentamente l'opportunità dell'attuale proroga dell'emergenza idrica nelle isole Eolie e comunque di individuare iniziative volte a favorire il rientro, entro un breve termine, nel regime ordinario delle attività favorendo in tal modo la traslazione alla regione siciliana delle competenze correlate alla realizzazione delle opere in argomento in concertazione con l'ente locale di riferimento.
9/5714/6. Naro. (UDC)
9/5714/6. Naro. (UDC)
DICHIARAZIONI DI VOTO
ALESSANDRO BRATTI. (PD) Signor Presidente, probabilmente il nostro atteggiamento, se fossimo stati in un altro momento della legislatura, non sarebbe stato favorevole ma sicuramente avremmo messo in discussione diverse parti di questo decreto, ma per senso di responsabilità voteremo a favore anche perché soprattutto su uno dei punti che riteniamo fondamentali, cioè lo slittamento del tributo della Tares, abbiamo avuto rassicurazioni sia in Aula che in Commissione da parte del sottosegretario che il Governo già prima del 25 febbraio metterà in atto un provvedimento che consenta di non mandare in emergenza l'intero Paese. Perché questo sistema, questa deroga che sembra in realtà solo una mera posticipazione di un tributo in realtà scatena un meccanismo per cui le aziende pubbliche che gestiscono il ciclo integrato dei rifiuti, se non sono delle grandi multiutilities, rischiano di non avere la necessaria liquidità per pagare i propri dipendenti e quindi di lasciare i rifiuti in strada.
Dicevamo che questo era uno dei punti fondamentali ma c'è un'altra questione che non ci piace che riguarda la proroga dei commissariamenti, soprattutto c'è una proroga di commissariamento che riguarda le isole Eolie, introdotta con un emendamento un po' misterioso al Senato e che oggi noi ci ritroviamo, di cui non si comprende la motivazione (di questa proroga) in quanto tutto il sistema degli enti locali e tutto il sistema imprenditoriale del luogo ha mostrato da tempo contrarietà a questo tipo di gestione. E non c'è solo questo riguardo i commissariamenti, ma - Pag. 62lo sappiamo -... omissi questa è stata la legislatura dove io credo che su tante questioni, dalla Protezione civile alla gestione dei rifiuti e delle bonifiche, ci si sia resi conto come i commissariamenti oltre a non risolvere i problemi sono una delle fonti principali di spreco di denaro pubblico. Quindi pensavamo che questa stagione fosse completamente finita. Non ci piace nemmeno, sempre nella logica del commissariamento, il fatto che si continui a far lavorare come se niente fosse questa società in house Sogesi di cui invece il Ministro ci aveva più volte detto che avrebbe provveduto al suo graduale smantellamento, ma così non è stato. Quindi tante motivazioni per criticare duramente questo decreto, però ci sono alcune cose improrogabili assolutamente importanti. Una per tutte è sicuramente quella del terremoto, questo articolo che consente per le aree terremotate alle persone che hanno subito dei danni di poter avere la copertura del 100 per cento dei danni subiti; lo riteniamo assolutamente fondamentale, così come riteniamo importante anche la deroga sul potere calorifico dei rifiuti speciali rispetto alla quale ho provato a spiegare prima le motivazioni per cui noi siamo stati favorevoli. Ha ragione il collega Borghesi quando dice che, dopo avere derogato dieci anni tra l'altro da una norma che non è nell'ordinamento comunitario, non si capisce perché dobbiamo continuare ad averla e tanto vale quindi eliminarla completamente.
Quindi ripeto, questo decreto sicuramente è un decreto che non ha l'obiettivo di risolvere le problematiche legate alla gestione dei rifiuti che in questa legislatura, devo dire purtroppo e amaramente, sono invece peggiorate: perché non si è risolta la situazione della Campania; rischiamo l'emergenza nel Lazio;la Calabria e la Sicilia sono in situazioni pesantemente critiche; addirittura in Puglia abbiamo avuto dei casi di rifiuti per strada; non siamo riusciti a portare a termine per mille motivi un sistema di tracciabilità dei rifiuti serio in questo Paese; sul sistema delle bonifiche non abbiamo fatto niente di ciò che era stato previsto dal Governo precedente in termini di risanamento. Quindi il bilancio è assolutamente un bilancio sulla gestione integrata dei rifiuti negativo a cui si somma il fallimento del tentativo della riforma sui servizi pubblici locali. Quindi ripeto, in altre occasioni avremmo dato un parere diverso. Per senso di responsabilità e per le motivazioni che ho detto, e perché ci sono alcuni provvedimenti inderogabili e indispensabili e anche per le promesse che ha fatto il Governo anche accettando gli ordini del giorno che abbiamo proposto, daremo un voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)
Dicevamo che questo era uno dei punti fondamentali ma c'è un'altra questione che non ci piace che riguarda la proroga dei commissariamenti, soprattutto c'è una proroga di commissariamento che riguarda le isole Eolie, introdotta con un emendamento un po' misterioso al Senato e che oggi noi ci ritroviamo, di cui non si comprende la motivazione (di questa proroga) in quanto tutto il sistema degli enti locali e tutto il sistema imprenditoriale del luogo ha mostrato da tempo contrarietà a questo tipo di gestione. E non c'è solo questo riguardo i commissariamenti, ma - Pag. 62lo sappiamo -... omissi questa è stata la legislatura dove io credo che su tante questioni, dalla Protezione civile alla gestione dei rifiuti e delle bonifiche, ci si sia resi conto come i commissariamenti oltre a non risolvere i problemi sono una delle fonti principali di spreco di denaro pubblico. Quindi pensavamo che questa stagione fosse completamente finita. Non ci piace nemmeno, sempre nella logica del commissariamento, il fatto che si continui a far lavorare come se niente fosse questa società in house Sogesi di cui invece il Ministro ci aveva più volte detto che avrebbe provveduto al suo graduale smantellamento, ma così non è stato. Quindi tante motivazioni per criticare duramente questo decreto, però ci sono alcune cose improrogabili assolutamente importanti. Una per tutte è sicuramente quella del terremoto, questo articolo che consente per le aree terremotate alle persone che hanno subito dei danni di poter avere la copertura del 100 per cento dei danni subiti; lo riteniamo assolutamente fondamentale, così come riteniamo importante anche la deroga sul potere calorifico dei rifiuti speciali rispetto alla quale ho provato a spiegare prima le motivazioni per cui noi siamo stati favorevoli. Ha ragione il collega Borghesi quando dice che, dopo avere derogato dieci anni tra l'altro da una norma che non è nell'ordinamento comunitario, non si capisce perché dobbiamo continuare ad averla e tanto vale quindi eliminarla completamente.
Quindi ripeto, questo decreto sicuramente è un decreto che non ha l'obiettivo di risolvere le problematiche legate alla gestione dei rifiuti che in questa legislatura, devo dire purtroppo e amaramente, sono invece peggiorate: perché non si è risolta la situazione della Campania; rischiamo l'emergenza nel Lazio;
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