(da affaritaliani.it) Il Movimento 5 Stelle "non appoggera' nessun governo". Lo afferma al 'Guardian', Gianroberto Casaleggio ribadendo il 'no' del Movimento ad un governissimo. Il Movimento, ribadisce, "votera' per tutte quelle proposte che sono parte integrante del nostro programma". E aggiunge: "Il presidente della Repubblica decidera' a chi dare il mandato, per tentare di fare un governo. Lui decidera' se ci sono le condizioni per formare un governo e se quel governo ha la fiducia alla Camera e al Senato. Noi non vogliamo entrare in quel processo".
"Cio' che sta accadendo in Italia e' solo l'inizio di un cambiamento molto piu' radicale. E' un cambiamento che tocchera' tutte le democrazie". Ne e' convinto Gianroberto Casaleggio, 'guru' del Movimento 5 stelle, che parlando con il 'Guardian' sulle prospettive future di M5S dice: "Dipende da quanto saremo coerenti. Ma sicuramente cresceremo". Un giorno M5S governera' l'Italia? "Lo spero" ha risposto Casaleggio. "I membri del Movimento 5 stelle - ha aggiunto - non sono soltanto quelli che parlano (sul web), ce ne sono altri. Il fatto che pochi commentano sul blog, non significa che le persone in M5S non condividano la linea del Movimento". Poi fa riferimento al codice di comportamento che prevede che i deputati e i senatori "non devono unirsi ad altri partiti o coalizioni, tranne che per voti su singoli punti. Ma loro - ha ricordato - lo sapevano fin dall'inizio".
Su governi tecnici (ieri si e' parlato dell'ipotesi di una proroga del governo Monti per avere un 'governo parlamentare' che faccia alcune leggi urgenti, ndr), Casaleggio sottolinea che "il governo Monti ha avuto una maggioranza che gli ha permesso di far passare molte leggi e molti decreti legge". Il braccio destro di Grillo riferisce anche: "Prodi mi ha riconosciuto e mi ha salutato". Altri politici l'hanno chiamata? "No, nessuno ha chiamato".
GRILLO - "Leggo e ascolto con stupore presunti 'esperti' discutere di economia, di finanza o di lavoro a nome del M5S. Queste persone sono ovviamente libere di farlo, ma solo a titolo personale". E' quanto si legge in un post anonimo in prima persona sul sito Beppegrillo.it, quindi attribuibile al leader del Movimento 5 stelle. Fra i vari intervistati in questi giorni dai quotidiani e indicati come vicini al leader 5 Stelle ci sono gli economisti Loretta Napoleoni e Mauro Gallegati, ma Grillo non nomina esplicitamente nessuno: "I contributi - avverte - sono sempre bene accetti, ma non l'utilizzo del M5S per promuovere sé stessi".
"Il M5S dispone di un programma - prosegue il comico genovese - che sarà sviluppato on line nel tempo da tutti i suoi iscritti. La piattaforma, uno spazio dove ognuno veramente conterà uno, è in fase di sviluppo dopo il rallentamento dovuto all'anticipo delle elezioni".
Un governo con un programma di sette-otto punti, sui quali Pierluigi Bersani intende chiedere la fiducia al Parlamento. All'indomani della porta in faccia sbattuta da Grillo, il segretario del Pd in rilancia "il governo di responsabilita'", ribadendo che "prima di tutto c'e' da rispettare l'esito del voto. A noi spetta la prima parola perche' abbiamo la maggioranza, larga alla Camera e relativa al Senato", "il cambiamento non e' un'esclusiva di M5S". Bersani esclude la possibilita' di dar vita a governissimi con il Pdl, "l'ipotesi delle larghe intese non esiste e non esistera' mai", perche' proposte di governissimo sarebbero "la morte del Pd".
"Il M5S dispone di un programma - prosegue il comico genovese - che sarà sviluppato on line nel tempo da tutti i suoi iscritti. La piattaforma, uno spazio dove ognuno veramente conterà uno, è in fase di sviluppo dopo il rallentamento dovuto all'anticipo delle elezioni".
Un governo con un programma di sette-otto punti, sui quali Pierluigi Bersani intende chiedere la fiducia al Parlamento. All'indomani della porta in faccia sbattuta da Grillo, il segretario del Pd in rilancia "il governo di responsabilita'", ribadendo che "prima di tutto c'e' da rispettare l'esito del voto. A noi spetta la prima parola perche' abbiamo la maggioranza, larga alla Camera e relativa al Senato", "il cambiamento non e' un'esclusiva di M5S". Bersani esclude la possibilita' di dar vita a governissimi con il Pdl, "l'ipotesi delle larghe intese non esiste e non esistera' mai", perche' proposte di governissimo sarebbero "la morte del Pd".
Ma le parole del leader democratico non trovano terreno fertile nel Movimento 5 Stelle e da Grillo arriva un nuovo duro attacco: "Questi hanno la faccia come il culo. I vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori", scrive il comico genovese su twitter. Poi, nel sul blog, aggiunge: "Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha gia' identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. E' il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo pero' ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita". La replica di Largo del Nazareno non si fa attendere: "Nessuna trattativa ne' calcoli sottobanco. Il Pd gioca a viso aperto".
E mentre si susseguono i vari scenari per uscire dall'impasse post voto, da Berlino Giorgio Napolitano spazza il campo da qualsiasi ipotesi di una sua permanenza al Quirinale: "Non esistono proroghe, non esistono rielezioni a tempo", "l'ho gia' detto tante volte. Non credo che sia onesto dire 'tranquilli, posso fare il Capo dello Stato fino a 95 anni'". Non solo. Il Capo dello Stato chiarisce anche che il ritorno alle urne non rappresenta una strada al momento percorribile: "Andare a votare di nuovo non mi interessa", "l'importante e' dare un governo all'Italia". "Non ho potere di scioglimento delle Camere", ha aggiunto, "dubito che il nuovo Presidente possa pensare solamente allo scioglimento", indicando quello che e' l'obiettivo principale: "bisogna dare un governo all'Italia". Infine, il Presidente della Repubblica tranqullizza: "potremo superare le difficolta'".
Ma a rendere ancor piu' teso il clima post elettorale sono le nuove vicende giudiziarie che coinvolgono Silvio Berlusconi che oggi, dal Tribunale di Milano dove ha reso dichiarazioni spontanee nell'ambito del processo Mediaset, torna a invocare la piazza e da' appuntamento al 23 marzo. "Vogliono cambiare l'esito delle elezioni nella aule dei Tribunali", tuona l'ex premier che attacca: "parte della magistratura e' una patologia del nostro sistema, un cancro della nostra democrazia".
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