
Le deformazioni del vulcano Panarea, spiegano i geologi autori della pubblicazione, sono state verificate attraverso "i dati ottenuti con due stazioni Gps continue e una fitta rete Gps che viene periodicamente misurata dal 2002.
"Il vulcano Panarea, classificato non attivo fino alla crisi sottomarina del novembre 2002, -afferma l'Ingv- si deforma. I dati mostrano che il vulcano, che include gli isolotti vicini, e' sottoposto a deformazioni orizzontali e verticali". "I risultati ottenuti -prosegue l'Ente di ricerca- suggeriscono la presenza di due aree a comportamento distinto, quella di Panarea e quella degli isolotti, caratterizzate da deformazione orizzontale e verticale anche di alcuni mm all'anno".
"Le deformazioni stimate -spiega ancora- sono riconducibili alle variazioni geofisiche e geochimiche del sistema geotermico-idrotermale che caratterizza questo vulcano". Secondo gli scienziati dell'Ingv, inoltre, questi "cambiamenti potrebbero essere influenzati da variazioni dello stress regionale, come nel 2002-2003, quando l'intero Tirreno meridionale e' stato interessato da sismicita' e attivita' eruttiva dei vulcani Etna e Stromboli".

Riguardo le possibili conseguenze sul versante della sicurezza e della stabilita' dell'isola di Panarea di queste deformazioni, Anzidei conclude che "le deformazioni sono piccole e non destano preoccupazioni particolari per la sicurezza dell'isola". "Tuttavia, come per tutte le aree vulcaniche attive, -sottolinea il geologo- non si puo' escludere che si possano verificare deformazioni del suolo di maggiore entita' nei periodi vicini ad aumenti dell'attivita' esalativa".