Dopo i tragici eventi alluvionali accaduti nel messinese, “è necessario che l’Amministrazione regionale e il Governo dispongano di un quadro chiaro degli interventi attivati sul territorio ritenendo opportuno che venga attivata un’azione di monitoraggio da ripetersi periodicamente fino alla conclusione degli interventi previsti”.
E’ questo un passaggio della lettera che l’assessore regionale al Territorio, Mario Milone, ha inviato al Dirigente generale del Dipartimento, Rossana Interlandi, e al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo e all’assessore alla Presidenza Gaetano Armao. Una sorta di memoria per meglio comprendere lo stato delle cose, fare il punto della situazione e adottare le azioni operative conseguenti per la messa in sicurezza delle zone a rischio, non solo del messinese, ma dell’intera regione.
Milone ritiene necessario accelerare la predisposizione dell’accordo di programma del quale si era già discusso con i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente. Proseguire verso lo snellimento delle procedure di modifica dei PAI (Piani di Assetto Idrogeologico) sollecitando gli uffici a predisporre una direttiva per allertare adeguatamente tutti i Comuni dove vi siano rischi di dissesto idrogeologico.
“Tenuto conto – scrive Milone – del momento delicato per la regione in tema di dissesto e difesa del suolo, del perdurare di condizioni climatiche avverse che hanno determinato il manifestarsi di molteplici situazioni di emergenza, nonché della esiguità delle risorse disponibili a fronte delle esigenze del territorio, si ritiene necessario confermare ed accelerare la procedura di selezione di cui all’avviso per la costituzione di un parco progetti regionale pubblicato nella gazzetta Ufficiale, rivolgendo l’attività prioritariamente alle zone e alle situazioni di maggiore rischio ed attivando tempestivamente i progetti che possono partire con immediatezza. Relativamente agli eventuali progetti pervenuti dalla provincia di Messina, si dovrà valutare con la protezione civile regionale l’opportunità di attivarli nell’ambito delle procedure e delle risorse della stessa ordinanza, anche al fine di velocizzare la realizzazione”.
In relazione ai criteri di selezione, Milone, indica in 12 punti l’ordine di priorità dei progetti da inserire nei piani da finanziare. Proprio sul versante delle risorse, l’assessore Milone ha chiesto delle relazioni dettagliate dei quadri degli interventi attivati con risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee, sull’utilizzo delle “risorse liberate” relative al periodo 2000/2006. L’assessore Milone ritiene opportuno “procedere ad una modifica del piano finanziario PO FESR, aumentando la dotazione delle due linee di intervento (2.3.1.1. Interventi per il miglioramento dell’assetto idrogeologico; 2.3.1.2. Interventi di messa in sicurezza delle aree interessate dai fenomeni di dissesto), almeno fino alla copertura finanziaria dell’intero parco progetti”.
Secondo Milone, “occorre una forte assunzione di responsabilità con un’indicazione chiara della volontà di agire in concreto per risolvere problemi nei quali c’è in gioco l’incolumità delle persone”.
“Nel PO FESR – scrive Milone – sono stati individuati obiettivi certamente prioritari per lo sviluppo della nostra regione; la riprogrammazione a metà percorso è un’opportunità per la politica di rivedere scelte strategiche maturate all’avvio della programmazione e, pertanto, tenuto conto della fragilità del territorio a fronte degli episodi verificatesi, si chiede fin da adesso di destinare alle linee di intervento del PO FESR già presenti una forte dotazione finanziaria, dando contemporaneamente incarico al Dipartimento Territorio di predisporre un’articolata relazione per quantificarne il fabbisogno necessario”.