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martedì 27 ottobre 2009

C'erano una volta i corrispondenti eoliani (di Bartolo Natoli)

Riceviamo da Bartolo Natoli e pubblichiamo:
Ho appena letto lo sfogo dell’amico Fabio Curro’.
Da cio’ prendo spunto per fare una riflessione a 360 gradi. Quello che dice, purtroppo, però e’ assolutamente vero!
Oggi i nostri giovani vengono giudicati “calcisticamente” sia in casa che fuori casa sempre da “Giornalisti Esterni” alla realta’ Eoliana. Questo assolutamente non va bene.
Per una par-condicio sarebbe assolutamente giusto e doveroso che le varie testate giornalistiche regionali si fornissero di redattori “residenti”: sia per una corretta informazione ma, soprattutto, per dare spazio, voce e lavoro ai vari validissimi corrispondenti locali.
Caro Salvatore, tu che come me hai sempre “subito” (quando giocavamo) i giudizi giusti e/o non giusti dai vari corrispondenti esterni, ricorderai che, in casa, i vari Leone, Subba, Barrica, Sarpi(quando sei passato dall'altra parte) settimanalmente si dilettavano a dare giudizi positivi o meno sulle varie prestazioni delle compagini eoliane. Attenzione... non sempre condivisibili, ma almeno dati da chi conosce radicalmente le peculiarita’ del territorio eoliano.
Tutti, ultimamente, si riempiono la bocca dicendo che dobbiamo fare uscire la nostra eolianità.
Ma oggi mi chiedo, con tutte le difficolta’ del sistema, che fine ha fatto la ns/ eolianità nel campo dei corrispondenti giornalistici, non solo dal punto di vista calcistico ma anche da quello politico, culturale e/o di cronaca.
Logicamente lascio al di fuori il perfetto lavoro fin qui fatto dai vari siti internet che, comunque, restano a livello locale e/o conoscitivo senza il
riconoscimento di nessuna testata giornalistica Regionale e/o Nazionale.
Proprio mentre scrivo, ricordo un articolo a firma del corrispondente Luigi Barrica sulla Gazzetta dello Sport dove, “ai tempi”, associava Santi Cataliotti al nuovo “Cabrini”, Chicco Bottiglieri al nuovo “Collovati”, Angelino Puglisi al nuovo “Boniek”, Giuseppe Lo Nordo al nuovo “Scirea” ecc.
Forse allora i paragoni si sprecavano, oggi invece siamo giudicati da corrispondenti “esterni” sia in casa che fuori casa.
Cio’ non va assolutamente bene!
Non solo per la Ludica e/o per il Canneto e/o per il Filicudi anziche’ il Malfa e/o lo Stromboli.
Dobbiamo assolutamente difendere la nostra autonomia, nel senso che a giudicare le prestazioni dei nostri giovani eoliani devono essere corrispondenti eoliani che, di volta in volta, giudicano le varie attività con la professionalità che da sempre ha contraddistinto i vari corrispondenti delle isole eolie.
Se posso lanciare un appello a tutti i giornalisti eoliani è quello di fare in modo che non sia assolutamente calpestata e/o scavalcata la vostra professionalità.
Fatevi, tutti insieme, sentire a tutti i livelli.
Tutto questo, alla fine, per dire che, tutti insieme, dobbiamo collaborare per dare alle Isole Eolie il posto che ci tocca di diritto nel palcoscenico mediatico regionale e/o nazionale a tutti i livelli, partendo dal piu’ basso, quello calcistico per arrivare a quelli più alti di cronaca e/o politico.
Proprio personalmente ho vissuto la differenza tra una pagina di giornale “provinciale” anziche’ “Regionale” e/o “Nazionale”.
Noi alle Eolie, sito UNESCO, patrimonio dell’umanita’, abbiamo il diritto di avere la nostra visibilita’ a tutti i livelli.
Sta a noi far si che questo avvenga ed alle persone delegate soprattutto dal voto popolare che questo venga rispettato.
Se tutto quanto sopra non avviene e’ forse il momento, da parte di coloro
che non riescono a fare rispettare ciò, di gettare la spugna ed ammettere, a tutti i livelli, il fallimento dell’intera nostra classe dirigente.
Con Stima
Bartolo Natoli