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lunedì 12 luglio 2010
Lipari: Motivato e chiaro no al Parco nazionale. Pone vincoli e non assicura opportunità
(Salvatore Sarpi - Gazzetta del sud) No al Parco Nazionale delle Eolie così come proposto dalla Regione e dal Ministero dell'Ambiente e la richiesta allo stesso Ministero e agli assessorati regionali competenti di annullare la procedura d'istituzione del Parco. Così si è espresso il consiglio comunale di Lipari riunitosi ieri mattina. Un no minuziosamente esplicitato all'interno della proposta di deliberazione-emendamento, che tiene anche in conto la petizione "anti-parco" , proposta dall'Associazione "La voce eoliana" e sottoscritta da oltre 4.500 cittadini. Proposta nella quale è inserita la censura al sindaco e all'amministrazione "per avere disatteso di relazionare al Consiglio comunale tempestivamente sull'avvio dell'iter dell'istituzione del Parco e per il complessivo atteggiamento assunto". Hanno votato contro il parco, in 10 (Longo, Megna, Fonti, Paino, Centorrino, D'Alia, Sabatini, Biviano, Lauria, Giuffrè). Si sono astenuti in 8 (Guarino, Corda, Finocchiaro, Famularo, Gugliotta, Casilli, Rifici, Mirabito). Al momento del voto non era presente in aula il consigliere Cincotta. Assente, per motivi personali, il consigliere Lo Cascio. Per l'amministrazione erano presenti il sindaco Bruno e gli assessori Ferlazzo, Giannò e Finocchiaro. Dietro le transenne una quarantina di cittadini, in maggioranza di Pianoconte e Quattropani. Nel documento approvato, vengono ritenute inaccettabili le perimetrazioni sino ad oggi proposte; la sovrapposizione di vincoli identici a quelli già esistenti (Riserva naturale orientata di Filicudi, Panarea, Alicudi e Stromboli, Sic, Zps, vincolo idrogeologico, piano territoriale paesistico, norme di salvaguardia del Prg e delle Rno di Lipari e Vulcano) che tra l'altro renderebbero irrealizzabili interventi nelle aree artigianali, in alcuni aggregati urbani esistenti, in tratti di costa con chiara vocazione turistica e in alcune aree interne a caratterizzazione agricolo-pastorale. Viene anche evidenziata l'assenza di una adeguata e chiara garanzia per i comuni eoliani di una certa e determinante loro partecipazione alla gestione e alle scelte, l'inesistente proposta su capacità e opportunità per l'istituendo Parco di rappresentare uno strumento di sviluppo per il territorio. Il consiglio ha anche evidenziato come siano" insufficienti le risorse che la Legge. 222/2007 destina per l'istituzione ed il primo avviamento, stanziamento fissato "nei limiti massimi di spesa di 250.000 euro", cui si aggiungono i recenti tagli operati dal Governo con la Finanziaria 2010 che, attualmente, non consentirebbero alle aree protette neanche di ottemperare agli obblighi contrattuali con il personale". E' stato anche sottolineato come in assenza di adeguate risposte ai quesiti sopra esposti, e di soluzioni condivise da parte della comunità Eoliana non si può condividere non il metodo e il percorso, né i contenuti ad oggi posti in essere dall'Amministrazione Comunale e dai tecnici della Regione, per l'istituzione del parco.