Comunicato stampa.
La giunta Bruno manda in soffitta l’asilo-nido comunale e riabilita orrori edilizi abusivi a Vulcano. È questo – di fatto – il brillante risultato ottenuto con il voto di ieri in consiglio comunale per l’approvazione dello schema di adesione al PIST Eolie-Milazzo. Pur se lodevole da un punto di vista teorico, l’iniziativa diviene insostenibile alla luce delle scelte progettuali dell’amministrazione, proposte per l’ammissione a un finanziamento complessivo di 1.400.000 euro: oltre al recupero della scuola di Acquacalda e alla sua destinazione a scuola di artigianato locale, si prevedono infatti la realizzazione del museo del cinema nell’ex-stazione marittima di Vulcano e il recupero dei locali dell’asilo nido di San Giorgio. Dove sta il trucco?
L’asilo nido verrebbe recuperato, per essere però trasformato in “casa dello studente”. Non ignoriamo i disagi, già oggetto di alcune interrogazioni presentate dal consigliere Lo Cascio, cui sono sottoposti gli studenti provenienti dalle altre isole dell’arcipelago, male o affatto collegate durante la stagione invernale, che per frequentare la scuola dell’obbligo sono costretti a soggiornare presso parenti o famiglie disponibili. Riteniamo tuttavia che la soluzione non debba comportare l’eliminazione dell’unico asilo nido pubblico, ma individuando altri locali tra i numerosi che annovera il patrimonio comunale; l’asilo nido è stato realizzato a suo tempo con finanziamenti mirati a dotare il nostro comune di un servizio essenziale e di indiscutibile importanza, e prima di decidere arbitrariamente un cambio della sua destinazione, sarebbe stato necessario valutare con attenzione la fattibilità di un ripristino delle sue originarie funzioni, tenendo conto delle esigenze di numerose famiglie costrette oggi, e a maggior ragione da domani, a rivolgersi esclusivamente a strutture private.
In quanto alla struttura destinata ad accogliere il “museo del cinema”, ricordiamo che si tratta di uno scempio edilizio costruito abusivamente a ridosso dell’area fumarolica di Vulcano Porto e sottoposto a sequestro, che da anni flagella con la sua orrida e sgraziata mole la vista dell’ambito portuale dell’isola. Pensare di abbatterlo, o almeno di ridurne l’altezza attuale demolendone un piano nel tentativo di ridimensionarne l’orrore? Ma quando mai: i soldi del PIST verranno spesi per “riabilitare” un intollerabile illecito edilizio. A questo punto, perché non prevedere un museo del cinema horror, tema certamente più consono alla sede scelta dall’amministrazione Bruno?
Circolo delle Isole Eolie – Sinistra Ecologia e Libertà