Nella suggestiva cornice
della Chiesa di S. Maria degli Alemanni di Messina si è svolta , nel pomeriggio
di Sabato 14 Aprile, la quinta edizione del Premio Buonasanità 2012, organizzata dal Centro studi La Fenice con il patrocinio del Comune di Messina. L’associazione,
presieduta dal Dott. Giovanni Caminiti, da cinque anni, si occupa, tra le altre
lodevoli iniziative di solidarietà e di organizzazione di eventi culturali,
anche di sottoporre ad una commissione scientifica le segnalazioni di episodi
di “buona sanità” avvenuti nella città e nella provincia di Messina, al fine di
selezionare il più meritevole di attenzione. La finalità del premio, più volte
sottolineata dal Dott. Caminiti, nella istrionica veste di presentatore della
manifestazione, è soprattutto quella di ricordare, andando contro le tendenze
mediatiche, quanto di efficiente e buono vi sia nella sanità cittadina, quanto
giornalmente si spendano gli operatori del settore per garantire l’assistenza
adeguata e per fronteggiare anche le situazioni più difficili, con passione,
dedizione e umanità.
Quest’anno il prestigioso
riconoscimento ha visto protagonisti due medici di Continuità Assistenziale
dell’isola di Panerea, “uno scoglio in mezzo al mare”, per dirla con le parole
di Caminiti, dove il lavoro della Guardia Medica deve spesso misurarsi con il
mare in tempesta, la mancanza di collegamenti con la terra ferma e le
difficoltà legate al frequente
isolamento. I dottori Daniele Marino, ormai quasi eoliano di adozione
vista la sua lunga carriera nell’arcipelago, e Francesco Asciutto sono stati
segnalati alla Presidenza dell’Ordine dei Medici da un collega padovano, con una lettera
commossa e sentita: Caro Presidente, […] mi preme segnalarti in tempi così “ricchi” di
notizie di mala sanità, un episodio di “Buonasanità”.
Con l’aiuto di due medici di turno alla Guardia Medica di Panarea, dott. Daniele Marino e dott. Francesco Asciutto, e grazie alla loro incondizionata disponibilità, alla loro competenza e alla telemedicina (ho eseguito ionemia e ECG online) siamo riusciti tempestivamente a trasformare l’urgenza in terapia di routine, evitando l’intervento dell’elisoccorso e di tutto quello che ne consegue, con dispendio di energie, costi ecc.
E competenza a parte mi ha commosso l’approccio umano con il malato dei due colleghi, atteggiamento che nei miei 40 anni di attività purtroppo vedo affievolirsi sempre più a vantaggio di un approccio tecnico sempre più sofisticato e freddo.
Ci tenevo a farti questa segnalazione nella speranza che questi esempi diventino sempre più numerosi e (tra l’altro) possano prendere il posto di quelle continue notizie di “malasanità” che giornalmente di ci giungono.
Con l’aiuto di due medici di turno alla Guardia Medica di Panarea, dott. Daniele Marino e dott. Francesco Asciutto, e grazie alla loro incondizionata disponibilità, alla loro competenza e alla telemedicina (ho eseguito ionemia e ECG online) siamo riusciti tempestivamente a trasformare l’urgenza in terapia di routine, evitando l’intervento dell’elisoccorso e di tutto quello che ne consegue, con dispendio di energie, costi ecc.
E competenza a parte mi ha commosso l’approccio umano con il malato dei due colleghi, atteggiamento che nei miei 40 anni di attività purtroppo vedo affievolirsi sempre più a vantaggio di un approccio tecnico sempre più sofisticato e freddo.
Ci tenevo a farti questa segnalazione nella speranza che questi esempi diventino sempre più numerosi e (tra l’altro) possano prendere il posto di quelle continue notizie di “malasanità” che giornalmente di ci giungono.
Nel pieno spirito della
manifestazione, l’invito del medico padovano è stato accolto favorevolmente dal
centro studi La Fenice che ha insignito i dott. Marino e Asciutto del premio,
sottolineando come la continuità assistenziale rappresenti una realtà “di
frontiera”, benché venga spesso poco
considerata nell’opinione pubblica e dagli operatori sanitari. Il dott. Marino,
ritirando il premio, ha sottolineato quanto si senta fortunato nell’aver
incontrato il collega padovano che ha saputo apprezzare il lavoro della Guardia
Medica e come il premio debba essere condiviso con tutti gli operatori sanitari
delle isole minori che vivono quotidianamente una realtà difficile e
impegnativa. Il dott. Asciutto ha messo in evidenza l’importanza della
telemedicina e della presenza di due medici nello stesso presidio, ricordando
che da qualche mese l’ASL ha sospeso il raddoppio nell’arcipelago eoliano con
notevoli disagi per l’utenza.
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