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mercoledì 13 giugno 2012
Accadde un anno fa
Vi proponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno
Svolta nelle indagini sulla morte di un sub, travolto e
ucciso cinque anni fa da uno yacht pirata. Il drammatico incidente si
verificò alle Eolie, davanti all’isola di Vulcano, il 13 luglio 2006.
Un giovane medico torinese, Mauro Falletta, di 34 anni, venne dilaniato
dalle eliche dell’imbarcazione a cento metri dalla costa. Secondo
quanto pubblica oggi il quotidiano La Stampa, gli inquirenti sarebbero
riusciti a identificare tre uomini e una donna che erano a bordo dello
yatch fuggito subito dopo. Sulla base di questi elementi il Gip avrebbe
concesso altri sei mesi di proroga alla Procura di Barcellona Pozzo di
Gotto, che conduce l’inchiesta, respingendo la richiesta di
archiviazione. A dare l’allarme fu un ingegnere che dopo avere assistito
dal balcone di casa all’incidente informò la guardia costiera. Il
testimone racconto di avere notato tre uomini e una donna che si
affacciarono dallo specchio di poppa subito dopo l’impatto. L’ingegnere
disse anche di essere riuscito a leggere, con l’ausilio di un binocolo,
il nome dell’imbarcazione: Nabila. Le ricerche, tuttavia, non
approdarono a nulla. Adesso gli investigatori sarebbero riusciti a
risalire allo yacht pirata, un Aicon 56 che nell’estate del 2006 era
ancora in fase di allestimento. Secondo la ricostruzione del quotidiano
torinese il Nabila quel giorno stava compiendo un giro di prova. “I
documenti non erano in regola e non sarebbe stata attivata neppure una
copertura assicurativa”. Dopo avere straziato con le eliche il corpo del
giovane medico, lo yacht sarebbe stato tirato in secco e nascosto in
un capannone. I responsabili di una società di charter, avrebbero
quindi fatto togliere le lettere con il nome dell’imbarcazione che
sarebbe poi stata immatricolata con un altro nome.
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