Cerca nel blog

mercoledì 13 giugno 2012

Pesca: Ue, raggiunto accordo

I ministri della pesca dell'Ue - per l'Italia Mario Catania - hanno raggiunto a Lussemburgo, dopo oltre 18 ore di negoziati non stop, un accordo su un "approccio comune" che getta le basi per definire una nuova politica della pesca in Europa, che sarà negoziata in codecisione con il Parlamento europeo. Tuttavia, la Francia ha fatto sapere di non riconoscersi nell'orientamento comune. Nel documento finale messo a punto dalla presidenza danese dell'Ue e dalla commissaria alla Pesca Maria Damanaki, "sono stati accolti tutti i punti sollevati dall'Italia", come indicato all'ANSA da fonti della della delegazione italiana al termine della sessione ministeriale. L'accordo è stato raggiunto dopo diversi tentativi di compromesso e ora permetterà alla prossima presidenza cipriota dell'Ue, che il primo luglio riceverà il testimone dalla Danimarca, di elaborare sulla 'trama' tracciata oggi la riforma definitiva sia della nuova politica della pesca in Europa, sia delle nuove norme sull'organizzazione di mercato dei prodotti ittici e dell'acquacoltura. A questi due capitoli si aggiungerà anche quello, non meno importante, del futuro Fondo europeo per la pesca e l'attività marittima per il 2014-2020.
 "Sono molto soddisfatto. L'accordo è molto positivo per l'Italia che ha ottenuto tutto quello che aveva richiesto. Il risultato va al di là delle migliori aspettative". E' particolarmente contento il ministro delle politiche agricole, Mario Catania, per l'orientamento comune del Consiglio Ue sulla futura riforma della politica della pesca, raggiunto la notte scorsa dai ministri europei dopo oltre 18 ore di negoziato non stop. "L'accordo - dice all'Ansa Catania - premia il nostro impegno negoziale, ma anche il lavoro portato avanti in questi mesi nelle relazione con la Commissione europea e la presidenza danese dell'Ue. Aspettiamo ora il contributo del Parlamento europeo con la codecisione". Il documento comune messo a punto dai ministri, con la sola esclusione della Francia che però ha negoziato fino all'ultimo le sue richieste, era necessario al Consiglio dei ministri della pesca dell'Ue per aprire le trattative sulla riforma della politica del settore e delle organizzazioni di mercato dei prodotti ittici e dell'acquacoltura, nell'ambito del trilogo con il Parlamento europeo, presente anche la Commissione Ue.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.