Pochi giorni fa la notizia del ritrovamento di un calendario maya in Guatemala, e risalirebbe a molto prima di quello che ha raccontato e pronosticato la famigerata profezia maya 2012, secondo la quale il 21 dicembre segnerà la fine di tutti i tempi. L' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nel frattempo, continua a spiegare la (loro) verità. Il dirigente di ricerca e direttore di sezione all’INGV, Antonio Meloni, come riportato dalla redazione di Wired, ha affermato: "Nessun calendario Maya
ha mai parlato della fine del mondo. Si tratta semplicemente di un
lungo calendario, e il suo brusco interrompersi ha portato a questa
interpretazione, fissando la data 'fatidica' al 21/12/2012. A ciò si
sono poi aggiunte coincidenze astronomiche o geofisiche di pura
fantasia".
Non ci sarà alcun allineamento planetario, altrimenti sarebbe già
controllabile, ma potrebbe verificarsi invece un'inversione del campo
magnetico terrestre. "È un evento che rientra nella norma e che porta all'inversione dei poli magnetici Nord e Sud.
È successo forse migliaia di volte nella storia della Terra, solo negli
ultimi 20 milioni di anni sono avvenute 50 inversioni di campo
magnetico. Può comportare diverse cose, ad esempio una maggiore
penetrazione del vento solare in atmosfera, fatto del resto naturale e
non particolarmente problematico. Ma comunque sia, questo fenomeno ha
bisogno di circa 5/7mila anni per compiersi".
Un serio pericolo per il nostro pianeta ci sarà, ma nel 2036. Un asteroide denominato 99942 Apophis, nome nefasto di un Dio egizio
da "distruttore", intercetterà l’orbita della Terra. L'impatto
dell'asteroide Apophis è previsto il 13 aprile 2036 e, se dovesse
avvenire, l’impatto stimato potrebbe generare un’energia pari a circa
87o megatoni, ovvero 65.500 volte la bomba atomica di Hiroshima. A darne conferma anche Margherita Hack, che nel 2011 ha sottolineato: "Gli
esperti dell’ Agenzia Spaziale Europea (ESA)
sono già al lavoro da anni e stanno studiando il modo per deviare
l’asteroide (...) Per ovviare a questo rischio si potrebbe costruire un
“trattore gravitazionale” (descritto nei particolari in un articolo
sulla rivista Nature), consistente in una astronave teleguidata. la
quale posizionandosi sul suolo di Apophis e, tramite dei getti
propulsori potrebbe deviare la rotta dell’asteroide. Questa missione è
stimata in circa 12 giorni, per un costo complessivo di circa 300
milioni di dollari".
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