La crisi morde e le Eolie soffrono (forse
più di altri) le difficoltà del comparto, per una mancanza atavica di
programmazione e per l’incapacità locale di fare sistema.
Pare che il nuovo governo regionale
voglia avviare un progetto di rilancio per il turismo siciliano, ma, prima di
sbilanciarmi negli elogi, aspetterei i risultati.
La ripresa alle Eolie, “patrimonio
dell’umanità", dipende da pochi interventi mirati e, come premessa
irrinunciabile, da una legislazione speciale che consideri le esigenze
peculiari delle isole oltre che il mero contenimento dei costi.
Un ruolo fondamentale di stimolo ai
tempi lenti della politica tocca ai cosiddetti corpi intermedi, cioè le
associazioni delle categorie lavorative, che conoscono il territorio e possono
rappresentare il disagio dilagante.
L’onere di tale compito, alle Eolie,
non può essere lasciato, come giustamente lamenta il presidente locale,
esclusivamente sulle spalle di Federalberghi.
I commercianti, la categoria più numerosa, dovrebbero fare, nel loro
stesso interesse, un’assunzione di responsabilità e partecipare più attivamente
ai processi propositivi e decisionali che riguardano il futuro dell’arcipelago.
Qualche anno fa, demmo vita all’ ASS.COMM.EOLIE con il proposito di dare unità
e rappresentanza ad una categoria divisa e marginale. La partecipazione
iniziale fu significativa, ma, con l’approssimarsi delle elezioni
amministrative, crebbero le strumentalizzazioni politiche legate ad ogni nostra
presa di posizione e la partecipazione (come l’accordo) del gruppo dirigente
ebbe un calo verticale. Sbagliammo, evidentemente, qualche passaggio ma vista
l’attuale, scoraggiante situazione forse è più chiaro a tutti che, se si vuole
rappresentare efficacemente e credibilmente una categoria, bisogna evitare
l’abbraccio mortale della politica, conservando autonomia e capacità critica.
Tutte le iniziative simili sono da
intendere come sintomo di vitalità della categoria, ma hanno futuro ed
incidenza solo se effettiva espressione del sentire comune di larga parte degli
operatori commerciali.
Con la consapevolezza diffusa di dover
fare sistema e acquisendo la capacità di “stimolare” la politica senza
divenirne ostaggi o cortigiani, potremmo sostenere di aver compiuto i primi
passi nella giusta direzione.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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