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venerdì 12 aprile 2013

Fare sistema (di Luca Chiofalo)

Tra disservizi, numeri scoraggianti ed una tassazione divenuta insostenibile, stiamo per entrare nel pieno di un'altra stagione da precari del turismo.
La crisi morde e le Eolie soffrono (forse più di altri) le difficoltà del comparto, per una mancanza atavica di programmazione e per l’incapacità locale di fare sistema.
Pare che il nuovo governo regionale voglia avviare un progetto di rilancio per il turismo siciliano, ma, prima di sbilanciarmi negli elogi, aspetterei i risultati.
La ripresa alle Eolie, “patrimonio dell’umanità", dipende da pochi interventi mirati e, come premessa irrinunciabile, da una legislazione speciale che consideri le esigenze peculiari delle isole oltre che il mero contenimento dei costi.
Un ruolo fondamentale di stimolo ai tempi lenti della politica tocca ai cosiddetti corpi intermedi, cioè le associazioni delle categorie lavorative, che conoscono il territorio e possono rappresentare il disagio dilagante.
L’onere di tale compito, alle Eolie, non può essere lasciato, come giustamente lamenta il presidente locale, esclusivamente sulle spalle di Federalberghi.  I commercianti, la categoria più numerosa, dovrebbero fare, nel loro stesso interesse, un’assunzione di responsabilità e partecipare più attivamente ai processi propositivi e decisionali che riguardano il futuro dell’arcipelago. Qualche anno fa, demmo vita all’ ASS.COMM.EOLIE con il proposito di dare unità e rappresentanza ad una categoria divisa e marginale. La partecipazione iniziale fu significativa, ma, con l’approssimarsi delle elezioni amministrative, crebbero le strumentalizzazioni politiche legate ad ogni nostra presa di posizione e la partecipazione (come l’accordo) del gruppo dirigente ebbe un calo verticale. Sbagliammo, evidentemente, qualche passaggio ma vista l’attuale, scoraggiante situazione forse è più chiaro a tutti che, se si vuole rappresentare efficacemente e credibilmente una categoria, bisogna evitare l’abbraccio mortale della politica, conservando autonomia e capacità critica.
Tutte le iniziative simili sono da intendere come sintomo di vitalità della categoria, ma hanno futuro ed incidenza solo se effettiva espressione del sentire comune di larga parte degli operatori commerciali.
Con la consapevolezza diffusa di dover fare sistema e acquisendo la capacità di “stimolare” la politica senza divenirne ostaggi o cortigiani, potremmo sostenere di aver compiuto i primi passi nella giusta direzione.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO      

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