Il sindaco,
ritengo giustamente, procederà alla nomina degli assessori pescando negli
ambienti a lui vicini, tenendo in considerazione le istanze di partiti e
movimenti che lo hanno sostenuto e facendo attenzione a conservare la
maggioranza consiliare.
Non esistono
altre vie, la squadra (aldilà dei nomi) è quella che ha vinto le amministrative
dello scorso anno, e coloro che vi sembrassero novità sono, in realtà, coperti
e allineati alla “traccia” programmatica e pratica dell’attuale maggioranza.
A me sembra
di puntualizzare l’ovvio, ma, ancora stamane, ho sentito qualcuno nutrire
speranze di innesti giovani e “rivoluzionari” o di “esperti” di alto profilo,
lontani dalle faccende di palazzo e capaci di imprimere una svolta al fiacco
andazzo attuale.
Andrebbe
chiarito, intanto, il concetto di giovane, che non può essere ridotto ad un
fatto anagrafico ma andrebbe piuttosto legato alla “freschezza” ideale e alla
novità dei metodi. Come diceva Plutarco, i giovani non sono vasi da riempire ma
fiaccole da accendere, ed una maggioranza siffatta non credo possa garantire l’autonomia
ed il profilo “indipendente” dei futuri cooptati.
Poi, senza
discriminazioni legate all’età, si potrebbe anche “tifare” per l’inserimento di
qualche “vecchio usato sicuro”, ma, in questo caso, si potrebbe parlare di
scelta in discontinuità col recente passato?
Detto
questo, chi ha idee diverse sul modo in cui amministrare il paese si adoperi,
abbandonando le chiacchiere e rinunciando a sperare in miracoli impossibili,
per costruire una proposta politica alternativa ed una “squadra” diversa da
sottoporre al giudizio del paese.
CORDIALMENTE
LUCA
CHIOFALO
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