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sabato 18 luglio 2009

L' Ustica Lines sullo sciopero indetto da Federmar/Cisal

COMUNICATO STAMPA
Scriviamo il presente Comunicato Stampa in riferimento allo sciopero indetto dalla FEDERMAR/CISAL (che associa- ad oggi - presso questa società solo 30 marittimi su oltre 330 e non è firmataria di alcun accordo collettivo applicabile all'Ustica Lines S.p.A.) per il giorno 20/07/2009, coinvolgendo parte dei collegamenti tra la Sicilia e le Isole Eolie.
Riteniamo che la compiuta informazione all'utenza sulle ragioni e sulle motivazioni di uno sciopero nei servizi pubblici essenziali sia un atto dovuto da parte della Società che esplica tali servizi.
Premettiamo, innanzitutto, che lo sciopero suddetto ha rilevanza locale, in quanto non interessa i collegamenti tra Reggio Calabria e Messina e tra Reggio Calabria e le Isole Eolie. Rimane, altresi, escluso dall'astensione dei lavoratori il collegamento tra Milazzo e le Isole Eolie e vv . con partenza alle ore 7,50 e ritorno alle ore 13.30, poiché ritenuto servizio pubblico indispensabile in virtù di precedente accordo intervenuto con le OO.SS. maggiormente rappresentative FIT-CISL, FILT-CGIL e Ull-Trasporti, che, a differenza della FEDERMAR/CISAL, non hanno proclamato lo sciopero pur avendo sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale applicabile.
Ciò posto, le motivazioni dello sciopero di specie risultano allo stato ancora oscure. Infatti, esse sono state genericamente indicate dalla FEDERMAR/CISAL nell'atto di proclamazione dello sciopero come segue:
1) Rinnovo accordo aziendale
2) Organizzazione del lavoro
Quanto sopra, paradossalmente senza alcuna indicazione di quale sia l'accordo sindacale di cui si invocherebbe il rinnovo né delle esigenze dei lavoratori in ordine all'organizzazionedel lavoro. Ben vero, nel tentativo di comprendere le ragioni della FEDERMAR/CISAL - in seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori di Milazzo - l'Ustica LinesS.p.A. convocava la OO.SS. interessata, tuttavia il tentativo risultava vano.
La FEDERMAR/CISAL, infatti, non ha mai sottoposto alcuna piattaforma rivendicativa e non ha chiarito le ragioni dello stato di agitazione. Ricordiamo che la presentazione di una piattaforma sindacale non solo è buon uso contrattuale ma è addirittura un dovere sancito dal Protocollo d 'intesa del 1993 tra le OO.SS. e Confindustria nonché dall'Accordo che regola le prestazioni indispensabili nel settore marittimo ai sensi della legge 146/1990.
Tale dovere è ovviamente sussistente non solo quando già esista un precedente accordo sindacale ma ogni qualvolta vi sia l'interesse a raggiungere un accordo sulla base di pretese chiare ed espresse per iscritto.
Quanto sopra risulta, infine, ancor più incomprensibile laddove si consideri che il CCNL applicabile è stato rinnovato in data 3 febbraio 2009, ossia meno di 6 mesi orsono.
Riteniamo che quanto sopra comporti:
1) una grave lesione del nostro diritto alla libertà per la iniziativa economica privata;
2) un immotivato pregiudizio ai diritti dell'Utenza circa l'espletamento dei servizi pubblici essenziali;
3) un inutile danno a scapito dei lavoratori aderenti dell'Ustica Lines, i quali rinunceranno alla paga giornaliera del 20/07/2009 senza tuttavia perseguire alcun chiaro diritto e/o obiettivo.
Ustica Lines
Il Presidente Vittorio Morace