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sabato 29 agosto 2009

Uiltrasporti: nessun paragone fra privatizzazione di Tirrenia e Alitalia

La presentazione del bando di gara per privatizzazione di Tirrenia e il futuro delle sue controllate regionali continua ad animare l’estate 2009. Nel corso del mese il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli ne ha più volte ribadito l’imminenza, anche se le rappresentanze sindacali dicono di non saperne nulla. Secondo Giuseppe Caronia, segretario generale di Uiltrasporti «le voci che circolano hanno il solo obiettivo di influenzare la preparazione del bando. L’unica valutazione ufficiale di Tirrenia a oggi esistente è quella di alcuni tra i più importanti e indipendenti brokers che attribuisce alla flotta di stato il valore di 1.080 milioni di euro mentre l’indebitamento reale del gruppo ammonta a circa 650 milioni di euro».
Il leader di Uiltrasporti chiede che la si smetta di paragonare la privatizzazione della compagnia pubblica di navigazione a quella di Alitalia. «Rinuncino una buona volta per tutte “i furbettini”, da soli o in associazione a brigare per tentare di accaparrarsi gratuitamente Tirrenia e si predispongano invece, gli armatori realmente interessati, a fare offerte adeguate e soprattutto ad affrontare un serio confronto, garante il Governo, con il sindacato sui livelli occupazionali e salariali dei lavoratori che in nessun modo accetteranno soluzioni pasticciate e non trasparenti».

Intanto, sul fronte delle controllate regionali si registra la soddisfazione di Marianna Caronia, deputato regionale del Pdl in Sicilia, per l’intenzione manifestata dalla giunta e dall’assessore ai Trasporti Nino Strano, di acquisire la Siremar. «Sarà necessario, una volta completato il processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia, preannunciato dal ministro Matteoli, indire una conferenza dei servizi con tutte le amministrazioni interessate allo scopo di stabilire razionali e adeguati collegamenti marittimi - ha detto la Caronia -. Successivamente, l’acquisizione della Siremar e dei relativi contributi statali, che sommati a quelli regionali per i cosiddetti servizi integrativi oggi affidati a compagnie private permetterà finalmente, attraverso una virtuosa integrazione e razionalizzazione, di offrire alle comunità isolane servizi sensibilmente migliori e significative economie per le casse della Regione».