Sciopero di 24 ore domani dei lavoratori del gruppo Tirrenia e delle società regionali, Caremar, Saremar e Toremar.
L'astensione, indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt per protestare contro la privatizzazione dell'azienda, avrà inizio nel pomeriggio verso le 16 circa e continuerà nella giornata del 9 giugno, anche se dipenderà dalle tratte effettuale dalle singole navi. Garantiti i collegamenti con la Sardegna.
"L'abbandono da parte della maggioranza degli iniziali 16 potenziali compratori di Tirrenia e Siremar dimostra quanto sia fuori luogo la sicurezza ostentata dal Governo e dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli circa il buon esito della gara". Lo afferma il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia che chiede lo stop a una gara "dannosa e sbagliata".
Secondo Caronia, "occorreva quanto meno indire, anziché un'unica gara, due gare separate per le due Società e ciò era possibile fare indipendentemente dalle 'stranezze', dai veti e dalle oscure volontà del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo.
Credo che quanto esplicitamente dichiarato dall'amministratore delegato per l'Italia di Corsica Sardinia Ferries, Euan Lenmon circa il mancato interesse ad acquisire assieme Tirrenia e Siremar, interesse che potrebbe invece riaccendersi per la sola Tirrenia, sia in realtà il pensiero di quanti, la quasi totalità, hanno sinora gettato la spugna".
Per Caronia, "se le organizzazioni sindacali avessero avuto la possibilità, colpevolmente negata da Governo e Fintecna, di dare il loro contributo nella fase di preparazione e di avvio di questo confuso processo di privatizzazione, avrebbero potuto consigliare gare separate e se così fosse avvenuto, molto probabilmente non ci troveremmo oggi nella drammatica situazione in cui invece ci troviamo".
Il leader della Uilt chiede al Governo di "fermarsi" e aggiunge: "credo che i tempi se pur stretti ancora lo consentano, ed anziché cedere Tirrenia e Siremar per qualche spicciolo o peggio pagare 'qualcuno' perché le rilevi come si rischia di fare, sospenda l'attuale gara in quanto sbagliata e dannosa e riavvii velocemente ma correttamente, il processo di privatizzazione del Gruppo attraverso il bando di cinque diverse gare per Tirrenia, Caremar, Toremar, Saremar e Siremar e ciò a prescindere da quale sia l'amministrazione, statale o regionale, che ne detiene la proprietà". Per Caronia, infine, "se non dovesse intervenire la correzione di rotta avanzata, le privatizzazioni delle diverse Società avverranno con modalità tra loro diverse e tempi non solo tra loro sfasati ma anche del tutto incerti, esponendoci, in questo caso alle reazioni di Bruxelles. Lo sciopero di domani 8 giugno indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti sostiene anche questa richiesta".