
Gli addetti ai lavori, durante i sopralluoghi post-terremoto, avrebbero riscontrato uno sgrottamento che si estende per una larghezza di circa 12-13 metri e per una altezza di 3-4 metri. In considerazione di ciò l'autorità marittima ha chiesto un urgente sopralluogo all'ufficio del Genio civile opere marittime di Palermo al fine di verificare lo stato della struttura portuale e, di conseguenza, la possibilità alle navi di linea di continuare ad effettuare le operazioni in totale sicurezza. Nel frattempo le operazioni commerciali saranno svolte nel tratto di molo non interdetto.
Già all'indomani del terremoto era stata avviata una verifica via mare per rendersi conto, al di là di foto e rilevazioni di quella che era stata la reale portata delle frane. Il sopralluogo aveva anche interessato le zone comprese tra Sotto Capistello a Praia Vinci, sino a Valle Muria scrutando le aree di distacco, valutando possibili eventuali rischi, verificando che, alla fine, i crolli hanno interessato un'area abbastanza consistente ma non colpito le spiagge più frequentate. Piuttosto le piccole insenature, meta di bagnanti solitari, o aree a picco sul mare.
Quella "scossa"
Il terremoto si è verificato il 16 agosto scorso. Si è trattato della più forte scossa del 2010, 4,5 gradi della scala Richter, registrata dai sismografi alle 14,54, con epicentro a 13 km di profondità tra Vulcano e Lipari. Nella stessa serata alle 21,40, una replica più debole con una nuova scossa, magnitudo 2.1, a una profondità di 12 km. Epicentro all'incirca nella stessa zona della precedente, proprio di fronte alle affollatissime spiagge, calette e insenature situate nella parte occidentale delle due isole.