Cerca nel blog

giovedì 9 settembre 2010

Interdetto tratto di banchina nel porto di Sottomonastero. Disposte ulteriori verifiche. Articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Temporanea interdizione, in via del tutto precauzionale, di un tratto della banchina commerciale di Sottomonastero a Lipari alle operazioni commerciali. Disponibilità affinchè nello stesso tratto venga consentita la sosta notturna delle navi di linea. Lo ha disposto il comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato, dopo i sopralluoghi effettuati, su indicazione della Protezione civile, a seguito del sisma del 16 agosto scorso, sia nelle parti emerse che sommerse delle strutture portuali eoliane. Dalle ispezioni, effettuate dal 3. Nucleo operatori subacquei del reparto navale della guardia costiera di Messina, è emerso, infatti, che la situazione di maggiore criticità si ha in un tratto della banchina commerciale di Lipari, più precisamente tra la radice della banchina stessa e il molo di Punta Scaliddi. Sito dove, abitualmente, le navi di linea della Siremar svolgono le operazioni commerciali di imbarco e sbarco ed effettuano la sosta notturna.
Gli addetti ai lavori, durante i sopralluoghi post-terremoto, avrebbero riscontrato uno sgrottamento che si estende per una larghezza di circa 12-13 metri e per una altezza di 3-4 metri. In considerazione di ciò l'autorità marittima ha chiesto un urgente sopralluogo all'ufficio del Genio civile opere marittime di Palermo al fine di verificare lo stato della struttura portuale e, di conseguenza, la possibilità alle navi di linea di continuare ad effettuare le operazioni in totale sicurezza. Nel frattempo le operazioni commerciali saranno svolte nel tratto di molo non interdetto.
Già all'indomani del terremoto era stata avviata una verifica via mare per rendersi conto, al di là di foto e rilevazioni di quella che era stata la reale portata delle frane. Il sopralluogo aveva anche interessato le zone comprese tra Sotto Capistello a Praia Vinci, sino a Valle Muria scrutando le aree di distacco, valutando possibili eventuali rischi, verificando che, alla fine, i crolli hanno interessato un'area abbastanza consistente ma non colpito le spiagge più frequentate. Piuttosto le piccole insenature, meta di bagnanti solitari, o aree a picco sul mare.
Quella "scossa"
Il terremoto si è verificato il 16 agosto scorso. Si è trattato della più forte scossa del 2010, 4,5 gradi della scala Richter, registrata dai sismografi alle 14,54, con epicentro a 13 km di profondità tra Vulcano e Lipari. Nella stessa serata alle 21,40, una replica più debole con una nuova scossa, magnitudo 2.1, a una profondità di 12 km. Epicentro all'incirca nella stessa zona della precedente, proprio di fronte alle affollatissime spiagge, calette e insenature situate nella parte occidentale delle due isole.