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lunedì 8 aprile 2013

SPRECHI E GESTIONI ALLEGRE: SUL CASO SERIT SOFFIA L’URAGANO CROCETTA

di Miriam Di Peri -
Consulenze, sprechi, prebende e una gestione che Crocetta stesso ha definito “a dir poco generosa”: eccolo lì un fiume di parole per descrivere il ben più corposo fiume di denaro di Serit, l’Equitalia in salsa sicula. La società partecipata che gestisce il servizio di riscossione tributi per conto della Regione Siciliana sarebbe un enorme bacino economico per consulenze milionarie. “Come nel caso di un incarico a uno studio legale di Palermo – ha spiegato Crocetta – per oltre un milione di euro. Si tratta nello specifico di 1.069.065,78 euro per una consulenza legale, a cui vanno aggiunti i rimborsi, rinnovabili tacitamente per dieci anni”.
“Nell’agosto del 2012 – ha sottolineato poi il presidente della Regione – sono stati conferiti circa 400 incarichi a tre professionisti. Senza contare il servizio di notifica, ovviamente esternalizzato, per 12 milioni di euro l’anno”.
Ma non é tutto, anzi a rincarare la dose si aggiungono i rapporti singolari e sinistri con Monte dei Paschi di Siena. “La Serit – ha proseguito il governatore – vanta una scopertura bancaria da 160 milioni di euro, su cui paga il 5% di interessi annui a Monte dei Paschi”, istituto di credito fino a un anno fa socio di Serit.
“Circa un anno fa – ha infatti spiegato il presidente – Monte dei Paschi, che faceva parte di Serit, uscì dalla società, valutando da sola e senza valutatori esterni la sua quota societaria per un importo complessivo di 360 milioni di euro. Ovviamente Serit ha istituito un mutuo bancario per restituire la quota agli ex soci. Mutuo che la società ha richiesto a Monte dei Paschi. Pensavo che bastasse mandare degli ispettori della Regione, ma questo punto non é sufficiente. Per questo ho trasmesso i dati in mio possesso alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Direzione anitimafia”.
E ancora, nella conferenza stampa fiume tenuta oggi a Palermo dal primo inquilino di Palazzo d’Orleans, ampio spazio é stato dedicato anche alla onlus Social Trinacria, una cooperativa sociale, ai cui dipendenti la Regione aveva inizialmente garantito solamente un sussidio, e che costa invece alle casse siciliane milioni di euro.
La misura é colma – ha tuonato Crocetta -, inviero’ le poche carte di cui dispongo su Social Trinacria alla Corte dei Conti e alla Procura antimafia. Come é nato il rapporto tra la Social Trinacria Onlus e la Regione? Non ci e’ dato sapere perche’ non c’e’ nessuna carta, ne’ di una convenzione, tanto meno di un accordo che affidi dei servizi a questa cooperativa. Come e’ avvenuto? Per miracolo”.
“Senza nessuna carta – ha concluso Crocetta – il dipartimento della Famiglia ha pagato direttamente i lavoratori ex Pip con stipendio pieno e poi ha destinato un milione di euro annui alla cooperativa per i servizi resi. Tutto questo e’ illegale e illegittimo, la legge – ha concluso Crocetta – non lo permetteva”.

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