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domenica 9 agosto 2009

Donna algerina arrestata a Panarea: E' giallo. Dopo aver rubato una borsetta si consegna ai carabinieri e dice «Volevano violentarmi»

(l.o.) Giallo sul gesto e sui motivi che hanno portato un'avvenente donna di nazionalità francese di 41 anni, nata in Algeria, a consegnarsi volontariamente ai carabinieri di Panarea dopo aver commesso il furto di una borsetta all'interno di una discoteca dell'isola dei vip. Un gesto che, a quanto pare, sarebbe servito per richiamare su di lei l'attenzione delle forze dell'ordine.
La donna, Sarah Catillo Arab Epouse, uscendo con la borsetta in mano dal locale notturno, senza essere stata vista da alcuno e nemmeno dalla proprietaria che non ha sporto neanche la denuncia, si è presentata davanti ai carabinieri in perlustrazione sull'isola chiedendo di essere arrestata perché aveva commesso un furto. La donna – dopo aver chiesto l'arresto – rivolgendosi agli stessi carabinieri ha aggiunto: «E adesso aiutatemi, volevano violentarmi sullo yacht sul quale mi ero imbarcata».
Gli stessi militari dell'Arma, dopo aver eseguito l'arresto avvento alle 4 di ieri mattino, hanno ascoltato il racconto dell'odissea vissuto dalla donna, inizialmente diretta in Grecia e approdata prima a Lipari e poi a Panarea dove ha infine abbandonato l'equipaggio dell'imbarcazione di un noto imprenditore che l'aveva assunta, grazie all'intermediazione di un'amica romana, come cuoca – per un compenso di 4 mila euro al mese – sul suo yacht diretto verso le isole della Grecia.
La donna, attualmente rinchiusa in carcere, difesa dagli avv. Pina Rita Bruno e Paolo Pino, e che sarà processata domani per direttissima dal giudice monocratico di Barcellona, ha detto di avere abbandonato lavoro e imbarcazione, restando a Panarea perché avrebbe subito un ripetuto tentativo di violenza sessuale da parte del proprietario dello yacht.
La donna, che nella vita svolge l'attività di artista tanto da avere anche un sito che descrive le sue opere, ha raccontato ampi particolari ai carabinieri fornendo anche il nome dell'imprenditore diportista sulle cui tracce si sono messi adesso gli stessi militari dell'Arma.
Per sottrarsi alle avance fin tropo insistenti la donna, secondo il suo racconto, avrebbe deciso di abbandonare lo yacht nello scalo intermedio di Panarea. Rimasta sull'isola ha soggiornato per due giorni, restando senza soldi a causa degli elevati costi degli alberghi. La donna ha anche tentato, ma invano, di cercare lavoro per pagarsi soggiorno e viaggio di ritorno. In difficoltà con la lingua italiana, venerdì sera si è introdotta nella discoteca e dopo a aver trascorso qualche ora nel locale ha trovato una borsa lasciata incustodita e della quale se ne è appropriata uscendo fuori e consegnandosi ai militari dell'Arma che l'hanno dapprima arrestata e poi hanno raccolto la sua denuncia.