Prende vita in questi giorni torridi d’agosto la fase creativa del progetto Ginostra. Il volto femminile del sublime, il primo evento legato ad “ISOLE”, format di ampio respiro ideato da Tea Gualdo ed Emanuela Vozza che si propone di riallacciare le fila dell'arte contemporanea attorno all'esperienza umana dell'isolamento in luoghi sublimi e alla meditazione sulla relazione fra uomo e natura in condizioni limite.
Questa prima sfida viene lanciata a tre donne, chiamate a confrontarsi con la prepotente natura dell’isola di Ginostra, gioiello delle Eolie, adagiata sulle coste nere e scoscese del vulcano di Stromboli. La fotografa Melina Mulas, la videomaker Viola Serra, e la giovanissima pittrice Lisa Vanzetto, giungeranno all’isola tramite un viaggio d’avvicinamento che, come una gestazione, sarà preludio alla creazione artistica.Le rocce e la vegetazione, le abitazioni tradizionali di Ginostra, il soffio incessante del vento e il rombo sordo del vulcano, diventeranno materia prima per opere d’arte che, nate nel ventre dell’isola, nell’isola stessa rimarranno in parte anche fisicamente “intrappolate”.
Le opere infatti non potranno essere fruibili dal pubblico direttamente in loco: l’isola, in questo senso, diventa luogo sublime e irraggiungibile della creazione.
Sarà quindi inteso quale completamento dell’opera il lavoro conclusivo delle artiste che, raccogliendo le loro stesse tracce, ricostruiranno i propri percorsi, per restituire questa esperienza al pubblico.
Nella seconda fase del progetto, che avrà inizio a settembre per prolungarsi poi nell’arco di un anno, le opere nate a Ginostra saranno esposte muovendosi in una rete di gallerie che si trasformeranno esse stesse in “isole”, in cui “mettere in scena” l’esperienza creativa declinata tramite la sfaccettata sensibilità delle tre artiste.