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lunedì 16 novembre 2009

Lipari e il "reality" per la nomina di un nuovo assessore (di Michele Giacomantonio)

(Michele Giacomantonio) Non è che bisogna andare alla ricerca delle cose da criticare di questa Amministrazione, sono le cose che ti investono con contraddizioni e assurdità e non puoi fare a meno di vederle e, quindi, di parlarne. Prendiamo il caso della nomina dell’assessore che dovrebbe sostituire l’avv. Maggiore. Sono ormai da mesi che se ne parla e sembra di essere di fronte ad un reality della tv tipo il Grande Fratello.
Oggi sui blog è apparsa la lettera di un noto professionista liparese che smentiva di avere messo il veto nei confronti di un consigliere perché diventasse assessore. Anzi smentiva di essere stato ad una riunione convocata per discutere di questa nomina e, per quanto lo riguardava, questa riunione non c’era mai stata.
Qualche settimana fa abbiamo assistito ad una, chiamiamola, discussione piuttosto animata fra due giovani operatori commerciali perché si sarebbero fatte , come si dice, le scarpe a vicenda per poi non arrivare a questo traguardo.
Una decina di giorni fa un Consigliere comunale di opposizione ha svelato che sebbene l’avv. Maggiore avesse rese pubbliche da mesi le sue dimissioni continuava a risultare, nei verbali di giunta, come assente giustificato adombrando così che ci troviamo di fronte almeno a due infrazioni: un falso in atto pubblico (la delibera che afferma una assenza, peraltro giustificata, invece delle dimissioni) ed una omissione di atti di ufficio (la mancata ufficializzazione del Sindaco in giunta delle dimissioni di Maggiore).
Infine non passa giorno che si parli di nuovi candidati che rimangono in lizza per qualche tempo ma poi immediatamente vengono bruciati per fare spazio a nuove candidature. Se non ci sbagliamo e se non siamo preceduti da ultimissime rivelazione l’ultima candidatura dovrebbe essere quella del geom. Aldo Martello che è già stato responsabile del settore urbanistico al Comune.
Ora tutta questa grande sceneggiata avviene nel silenzio più assoluto del primo cittadino. Se non andiamo errati è stato lui stesso che, ormai parecchio tempo fa, ha dichiarato che si apprestava a dare vita ad un ricambio assessoriale. Tre. se non andiamo errati, gli assessori da cambiare. Poi si sono avute due uscite, non sappiamo se erano quelle preventivate o altre che nel frattempo sono maturate al di là della volontà del Sindaco. Di entrate però ce n’è stata una sola ed un posto di assessore rimane scoperto.
Il famoso settimo assessore, che non è previsto dallo Statuto ma consentito dalla legge se Sindaco e Consiglio lo ritengono indispensabile. Nel frattempo la Regione Sicilia, nell’ambito di una campagna per la riduzione dei costi della pubblica amministrazione, ha stabilito che i comuni come il nostro non avranno, per il futuro, più diritto a 6 ed eventualmente 7 assessori, come oggi, ma solo quattro. Non solo, ma ha stabilito ancora, che sarebbe auspicabile che, se presentandosene l’occasione, i comuni riducessero fin da ora il loro numero di assessori.
Ora visto che un assessore manca da diversi mesi e la giunta non appare per questo più in affanno del solito, perché il Consiglio comunale non ne prende atto e riduce a sei il numero degli assessori? Non sarebbe un discreto risparmio per le casse comunali?
Non solo, ma si eviterebbe così che si trascini ancora a lungo questo reality del nuovo assessore che piuttosto che mettere in mostra nuovi talenti e nuove speranze ci sembra profondamente diseducativo trasformando il dibattito politico in pettegolezzo o, come si dice dalle nostre parti, in curtigghiu che è termine più espressivo del gossip inglese.