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venerdì 19 marzo 2010

Siremar: strumentale la protesta di Milazzo

(Gazzetta del sud) Replica della Siremar dopo la protesta per i fatti di Milazzo, al sindaco Bruno che aveva formalizzato le proprie rimostranze al al Ministero dei Trasporti con la richiesta alla Procura della Repubblica di Barcellona di verificare le ragioni per le quali gli eoliani erano rimasti a Milazzo bloccati per le avverse condizioni meteo marine e autori di una protesta nei confronti dei comandanti di aliscafi e navi. «La Siremar e i suoi equipaggi – ha evidenziato l'amministratore delegato della società Lorenzo Murrali – sono usi a svolgere e a portare a termine la propria opera nell'esclusivo interesse del mantenimento delle condizioni di sicurezza, prescindendo totalmente dalla pressioni esterne o peggio strumentali e inutili sommosse spontanee che avrebbero meritato quantomeno una presa di distanza delle autorità locali». L'amministratore della Siremar nell'evidenziare come le proteste si siano abbattute solo su questa società nonostante la Ustica Lines abbia omesso le proprie corse, ha puntualizzato che i paragoni con la Ngi che ha assicurato la partenza alle 21 non dimostrano nulla dal momento che il mezzo da tale compagnia possiede caratteristiche tecnico – nautiche differenti.
« Sarebbe più opportuno – ha aggiunto Murrali – che gli amministratori locali, anziché rivolgere gratuiti apprezzamenti curassero gli approdi di loro competenza che necessiterebbero di radicale ristrutturazione ed invece non vengono neanche sottoposti ad interventi di manutenzione ordinaria se non quando la società è costretta a sollecitare più volte interventi che però si risolvono in tamponi del tutto provvisori».
Il dott. Murrali ha infine chiarito che le rimodulazioni attivate da tempo sia per gli aliscafi che per le navi trovano motivo in esigenze di carattere tecnico che per altre evenienze, come alcune vertenze con il cantiere costruttore dei nuovi aliscafi che hanno bloccato per molto tempo, ad esempio, i lavori sul "Calypso", sia al programma di adeguamento della flotta previsto dallo "Stockolm Agreement", obbligatorio per legge e formalmente portato all'attenzione di tutti gli enti competenti come a quelle di tutti i sindaci interessati.