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domenica 14 marzo 2010

Lettere al direttore. Ci scrive un ex Pumex

Caro direttore,
non amo molto scrivere e molto di meno apparire. Ma non poteva non farlo considerando quello che con il tuo sito e con la Gazzetta stai facendo!
Se oggi con l'aiuto dei miei familiari ho aperto questa macchina infernale, per me questo è il computer, è solo per dirti grazie!
Grazie per aver fatto conoscere, affrontando seriamente e con professionalità (la stessa che usi ogni volta che affronti i problemi delle Eolie) quella che è la nostra realtà e delle nostre famiglie.
Ti prego di non pubblicare il mio nome nè di dirlo ad altri. Ma non perchè ho paura. Semplicemente perchè voglio essere uno dei tanti ex Pumex. Dei tanti ex Pumex che, contrariamente ad altri che hanno scelto di restare fuori e poi godere dei possibili risultati, combattono questa battaglia per un diritto. Quello di riavere il lavoro che ci hanno rubato.
Grazie direttore perchè ci sei sempre e sò, conoscendoti anche abbastanza, che non è facile.
Grazie per togliere alla tua giornata, al tuo essere "mammo" (come ti definisci spesso) alcune ore, certamente tanti minuti, importanti.
Quando questa battaglia sarà finita (spero, voglio e mi auguro con la riconquista di un diritto) non potremo, riguardando indietro, non tenere presente il tuo lavoro, il tuo esserci sempre accanto.
Grazie direttore a nome mio personale, ma posso sicuramente scrivere anche per conto dei miei compagni, per quello che hai fatto e che farai!
Un ex Pumex

Editoriale
Trovare stamattina questa mail nella posta elettronica mi ha messo addosso i brividi.
Un brivido forte, una emozione fortemente altrettanto.
Caro..... ex Pumex.... grazie per il riconoscimento ad un lavoro non facile e nel quale non mi piace limitarmi a fare il "compitino".
Al di la di foto e video mi piace dire la mia, "affondare il coltello" nel problema, se è il caso criticare (sempre con fini costruttivi).... mai nascondermi. Anche se sarebbe più facile e meno criticabile da chi non ama essere criticato.
E in questa vostra triste e squallida vicenda, in questa vostra e giusta battaglia, ho deciso di esserci... forse più fortemente che in altre situazioni.
Ho deciso di esserci ...perchè ogni giorno tocco con mano cosa significa essere precario, cosa significa dover crescere dei figli, cosa significa non poter dare ciò che si vorrebbe.
Ho deciso di esserci.... perchè anch'io e tu lo sai sono un ex Pumex...seppure di tempi remoti
Con affettto e stima
Salvatore Sarpi