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sabato 20 marzo 2010

Parco delle Eolie. "Si, ma senza demandare le nostre prerogative a nessuno". Comunicato dei consiglieri di minoranza

A PROPOSITO DEL PARCO DELLE ISOLE EOLIE…………
Le forze di opposizione rappresentate nel Consiglio Comunale del Comune di Lipari ritengono necessario puntualizzare alcune considerazioni sul dibattito accesosi sull’istituendo Parco delle Isole Eolie.
Ciò si rende necessario visto il mancato approfondimento della questione in Consiglio Comunale, e l’impossibilità di discutere la nostra autoconvocazione presentata già a febbraio.-
Si ricorda al Sindaco che il Consiglio Comunale decide sullo statuto e sui regolamenti Comunali, sui programmi di opere pubbliche, sui piani che regolano l’edificabilità del territorio, sul bilancio e su tutti gli atti di programmazione e di indirizzo ai quali il Sindaco e la Giunta dovranno attenersi nella loro funzione di gestione amministrativa.
Non riteniamo quindi che altre sedi con riunioni di capigruppo o convocazioni telefoniche della segreteria del Sindaco, ecc… siano le sedi giuste dove chi amministra deve relazionare e poi adottare le azioni necessarie.
Già al momento della autoconvocazione ci motivava la preoccupazione che il Parco potesse essere istituito senza la dovuta partecipazione e conoscenza del Consiglio Comunale, unico organo deputato alla programmazione urbanistica nel nostro Comune, senza la auspicabile condivisione delle associazioni, delle Circoscrizioni e della comunità locale.
Assistiamo oggi, sempre più preoccupati e perplessi, a dichiarazioni della Amministrazione e della maggioranza e/o di parte di essa che annunciano posizioni e pareri sull’argomento a dir poco contraddittori.
Si partecipa a Tavoli tecnici alla Regione Siciliana per l’identificazione della giusta perimetrazione, ed il giorno dopo si descrivono questi appuntamenti a volte come informali, a volte come istituzionali, senza che il Sindaco, ad oggi, abbia ritenuto doveroso riferire nella sede giusta, ovvero il Consiglio Comunale, sull’azione autonomamente svolta dall’Amministrazione.
Anzi, quando il Consiglio Comunale attraverso la riunione dei capigruppo prende coscienza della necessità di svolgere il ruolo che gli compete nella programmazione territoriale, ecco subito che uno sparuto numero di consiglieri appartenenti a Forza Italia, contesta la giusta richiesta.
Questa confusione merita invece un chiarimento da parte di tutte le forze politiche sulle aspettative che ognuno di noi riversa sull’istituzione del Parco.
Per questo riteniamo doveroso, con la presente, esprimere pubblicamente ciò che pensiamo, visto che ci è stato impossibile farlo in Consiglio Comunale: noi siamo favorevoli all’istituzione di un parco che sia in funzione del territorio.
Noi condividiamo la necessità di valorizzazione del nostro territorio e crediamo che un Parco, dotato di una adeguata e giusta normativa, identificato in una altrettanto giusta e proporzionata perimetrazione, possa essere per le Eolie un'opportunità di crescita.
Ma il punto è proprio questo.
Qual'è la perimetrazione e la normativa giusta che coniughi la valorizzazione del nostro patrimonio paesistico e naturalistico con l’esigenza di non negare ai noi tutti l’uso e non l’abuso del nostro territorio?
Con la stessa determinazione con cui condividiamo l’istituzione del Parco, crediamo che la sua realizzazione debba favorire le giuste aspettative di crescita della nostra comunità.
Pertanto, riteniamo che la regolamentazione e la conseguente perimetrazione e zonizzazione:
non devono annullare la realizzabilità delle attesissime aree artigianali;
non devono includere le zone di espansione previste nell’altrettanto atteso PRG o negli altri attuali strumenti urbanistici;
non devono compromettere la realizzazione dell’edilizia agevolata e convenzionata;
non devono includere i centri urbani e impedire la realizzabilità dei servizi di cui abbiamo bisogno (scuole, impianti sportivi, ampliamento dei cimiteri, attività produttive)
non devono precludere la possibilità di attivazione o continuazione di attività agricole, marinare, artigianali e turistiche compatibili con il nostro territorio e con le sue tradizioni.
Debbano recepire, per quanto possibile, le giuste istanze di cittadini ed associazioni di categoria o proposte scaturite dagli incontri con tutta la comunità locale.
Convinti che il Parco possa costituire una reale occasione di sviluppo e di valorizzazione delle nostre risorse, ci attendiamo , però, che la sua gestione venga orientata con chiarezza e immediatezza verso:
una concreta politica a favore dell’agricoltura, attraverso iniziative di recupero e di rilancio delle colture tradizionali e di pregio;
la realizzazione di un riconoscimento dei prodotti agroalimentari “tradizionali” che, a differenza dei DOC, DOCG, IGP ecc. identificati per provenienza geografica, può essere certificato dal Parco mediante iscrizione a un elenco nazionale approvato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (D.M. 350/1999);
la definizione di progetti di recupero e valorizzazione del “vigneto storico” e dei vitigni autoctoni e, in generale, per la sostenibilità della viticoltura nelle aree del Parco;
concreti e urgenti interventi correttivi riguardo alla normativa paesistica che attualmente limita nel nostro territorio la realizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili, e la contestuale attivazione di agevolazioni e contributi a questo scopo;
un ampio intervento di recupero del paesaggio terrazzato e dello straordinario patrimonio costituito dai muri in pietra a secco che caratterizzano buona parte del territorio eoliano, altrimenti destinato alla sua irrimediabile perdita;
analoghi e sostanziali interventi per il recupero, la manutenzione e la valorizzazione della rete sentieristica;
la tutela delle spiagge e delle coste, anche attraverso l’immediata pianificazione di periodici interventi di pulizia che coinvolgano la cooperative e le società di barcaioli e, in generale, la marineria locale;
interventi finalizzati al recupero e alla restituzione alla comunità come “bene pubblico” di quelle aree che si presentano attualmente degradate e abbandonate: in primo luogo le cave di pomice, attraverso una messa in sicurezza che permetta la realizzazione di un parco geo-minerario.
Siamo inoltre convinti che l’istituzione del Parco nazionale debba avvenire entro tempi certi, per evitare vincoli di salvaguardia troppo lunghi, e nello stesso tempo debba essere accompagnata da risorse finanziarie in grado di consentire alle imprese locali di potere operare in sinergia con la gestione del parco.
Per ottenere questo risultato è necessario il coinvolgimento più ampio, e in tal senso chiediamo al Sindaco, ribadendo quanto già affermato nell’autoconvocazione, di ritornare su i suoi passi, coinvolgendo - anche se tardivamente - non solo il Consiglio Comunale, a cui tale ruolo è dovuto, ma la parte più ampia della cittadinanza, la quale solo così potrà sentirsi partecipe della costruzione di una possibile opportunità di crescita sociale ed economica e non vittima di un ennesimo vincolo determinato dall’esterno.
A quei pochi Consiglieri, che certamente nello specifico non sono la maggioranza, troppo preoccupati di non ledere le inesistenti prerogative dell’Ammnistrazione e la Sua autorevolezza, rammentiamo ancora una volta che: il Consiglio Comunale decide sullo statuto e sui regolamenti Comunale, sui programmi di opere pubbliche, sui piani che regolano l’edificabilità del territorio, sul bilancio e su tutti gli atti di programmazione e di indirizzo ai quali il Sindaco e la Giunta dovranno attenersi nella loro funzione di gestione amministrativa (vedi sito ufficiale del Comune di Lipari).
Se siete disposti a delegare questo Nostro diritto/dovere, sappiate che Noi invece intendiamo esercitarlo pienamente.
PD – SEL – EOLIE NEL CUORE - NUOVO GIORNO - UDC