Riceviamo dal dott. Gianni Iacolino e pubblichiamo:
Egr. Direttore,
una difesa d'ufficio quella dell'ad della Siremar che,come tutte le difese d'ufficio, non convincono proprio nessuno.
Si perde di credibilità, quando si pretende persino di fare passare per carnefice chi è periodicamente vittima di disservizi e di macroscopiche vessazioni.
I porti sono gli stessi ai quali sino a qualche anno fa attraccavano puntualmente le stesse navi e gli stessi aliscafi attualmente in linea; mezzi inidonei, si afferma spesso, e , comunque, proggettati non certamente dai passeggeri.
Se poi i passeggeri hanno protestato davanti alla biglietteria della Siremar e non di un'altra agenzia, l'amministratore delegato non si pone nessun dubbio sull'efficienza della sua compagnia, ma intravede subito - ormai è di moda - un complotto, sparando a zero contro chi vorrebbe viaggiare, ma puo' solo protestare.
Ma 'stu binidittu cristianu, che parla di gazzarra indecente dei viaggiatori, in che mondo vive? Ha mai fatto la trafila mortificante dei giorni in cui il bollettino prevede, anche a distanza di molte ore, un minimo di perturbazione che nulla ha a che vedere nè col breve tragitto, nè con la sosta in banchina a Lipari? Certamente mai!
Le decisioni, cosidette insindacabili, di un professionista non possono essere dettate anche da altre motivazioni che non siano esclusivamente quelle cui fa riferimento l'amministratore delegato?
E quindi perchè tanta sicumera nel sostenere di continuo che le decisioni di un comandante sono sempre insindacabili?
Ho praticato per quasi trenta anni la professione di anestesista, avendo quindi la pesante responsabilità quotidiana di decidere se fare "partire" un intervento chirurgico o decretarne il rinvio, così come fa il comandante di una nave.
Ma credo che il mio giudizio fosse sindacabilisimo , così come lo è ogni decisione di chi riveste ruoli di responsabilità.
Per questo le difese d'ufficio servono solo a perpetrare in eterno gli stessi errori, non ponendosi mai alcun dubbio.
Bisogna pure sapere ascoltare le ragioni di chi , a Milazzo, tante volte, a ragione, si sente preso per i fondelli da chi tenta , in modo maldestro, di nascondersi dietro la foglia di fico del bollettino meteorologico.