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mercoledì 14 novembre 2012

Milazzo. Pesca senza tracciabilità

Continuano da parte del personale della Capitaneria di Porto di Milazzo le operazioni di controllo sul corretto rispetto delle normative comunitarie e nazionali che disciplinano la cattura e la commercializzazione di specie ittiche con particolare riferimento all’esatta indicazione sulla provenienza dello stesso.
Durante uno dei periodici controlli effettuati, i militari della Capitaneria di Porto di Milazzo hanno fermato a Milazzo un venditore ambulante intento a vendere prodotto ittico.
A seguito delle verifiche effettuate si è accertato che detto prodotto era privo della prevista documentazione attestante la provenienza.
Pertanto al venditore è stato elevato un verbale di illecito amministrativo per violazione dell’art. 18 comma g del Reg. CE 178/2002  per un importo di € 1.166,00, mentre il pescato (in totale 12 kg.) è stato sottoposto a sequestro.
Dopo i controlli effettuati dai veterinari dell’ASP lo stesso è stato in parte  devoluto in beneficienza, mentre la restante parte ritenuta non commestibile verrà distrutta.
Tale operazione si inserisce nell’attività di vigilanza e controllo della pesca che la Guardia Costiera di Milazzo svolge a terra e a mare finalizzata ad accertare il rispetto delle norme sull’intera filiera della pesca dal momento dello sbarco del pescato in banchina sino alla vendita al consumatore finale.
L’attività della Guardia Costiera continuerà anche nelle prossime settimane, non solo a tutela di un bene prezioso quale la salute del consumatore e a garanzia della piena applicazione della normativa vigente che prescrive la necessità di una corretta e completa informazione sullo stato dei prodotti e sulla loro origine, ma anche a tutela degli onesti operatori che lungo la filiera della pesca vogliono fornire un prodotto di qualità tracciato e trasparente.
Milazzo. 14 novembre 2012

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