Consiglio comunale in corso da stamattina alle 10 a Lipari. In apertura il sindaco Mariano Bruno ha relazionato sulla riunione della commissione trasporti tenutasi ieri all'Ars. Ha anche ribadito l'intenzione di proseguire con lo sciopero della fame per protesta nei confronti del governo nazionale. Il consigliere Francesco Megna ha proposto che il consiglio comunale così come il comitato per il mantenimento dei trasporti marittimi si sposti a Sanremo nella sera finale del festival per mettere in atto una manifestazione di protesta(se ne parlerà stasera durante l'assemblea pubblica). La minoranza consiliare ha chiesto, invece, le dimissioni del ministro Matteoli.
In tal senso è stata presentata una mozione che dovrà essere sottoposta all'approvazione del consiglio comunale. Il testo:
Il consiglio comunale
Preso atto
Delle dichiarazioni del Sindaco al ritorno dall’audizione in commissione trasporti all’ARS, nel corso della quale è stato preso in esame il documento presentato dal Ministero al dipartimento regionale del Turismo che prevede tagli per un valore di oltre 20 milioni di euro, con la soppressione di quindici corse settimanali per gli arcipelaghi siciliani e la cancellazione anche della nave Siremar che collega Napoli e le isole Eolie;
Preso atto
Che nessuno degli impegni assunti dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, è stato mantenuto. Né ci rassicurano le dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dallo stesso ministro1. Ancora una volta il Ministro non prende nessun impegno chiaro sul futuro dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori a seguito dell'avvio delle procedure di privatizzazione di Tirrenia. Da lui vengono fornite rassicurazioni, mentre dai tecnici del suo Ministero vengono prospettati tagli per oltre 20 milioni di euro.
Lo stesso dicasi per le tante vuote rassicurazioni dei vari parlamentari regionali e nazionali della PDL, visto che i loro rappresentanti locali in amministrazione e nella maggioranza si sono autosospesi dai rispettivi partiti;
che è in atto una protesta forte e qualificata da parte delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che già sono stati effettuati ai trasporti marittimi e che l’ulteriore previsione del Ministero delle Infrastrutture danneggia profondamente ed in maniera irreversibile i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori;
Che la protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo Nazionale e del Governo Regionale al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti, sia attraverso lo scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia sia attraverso il finanziamento delle rotte;
che i collegamenti marittimi corrispondono per gli Eoliani al diritto alla vita e in nome di questo continueremo a batterci con tutti gli strumenti di cui disponiamo certi che la normativa europea consenta il contributo statale nei casi come questi e che occorra chiedere con forza e determinazione a Bruxelles che il principio di continuità territoriale venga garantito anche per gli abitanti delle Isole Eolie che sono cittadini europei come tutti gli altri;
Ritenuto:
che occorre opporsi a qualsiasi taglio che il Ministero dei Trasporti tenterà di apportare ai servizi di collegamento marittimo gestiti dalla Siremar;
che il documento del Ministero dei Trasporti che prevede i tagli sopra detti è assolutamente irricevibile e inaccettabile e lede il diritto costituzionale alla vita ed alla mobilità degli eoliani, conducendo al collasso economico delle Isole Eolie che hanno nei collegamenti marittimi l'unica prospettiva di sviluppo;
che occorre chiedere esplicitamente al Governo Nazionale di affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar; se è vero che la Tirrenia è considerata l'Alitalia del mare, si abbia il coraggio di predisporre un piano di salvataggio analogo a quello della compagnia aerea di bandiera: costerebbe di meno, darebbe maggiori vantaggi e garantirebbe agli abitanti delle isole minori i loro diritti costituzionali;
Viste tutte le precedenti deliberazioni sulla problematica dei trasporti marittimi;
Delibera
Di rigettare totalmente l’ipotesi prospettata dal Ministero dei trasporti con i tagli ai collegamenti marittimi delle Isole Eolie gestiti dalla Siremar, in quanto irricevibili, inaccettabili ed incostituzionali, ledendo il diritto alla vita, alla mobilità ed allo sviluppo economico delle Isole Eolie;
Di chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, di attivarsi per risolvere il problema dei collegamenti marittimi delle Isole Eolie e di affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar rendendo con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai consigli comunali delle Isole Eolie e recentemente anche dal Vicepresidente della Regione Siciliana On. Bufardeci;
Di chiedere al Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, di porre in essere tutte le iniziative possibili per risolvere il problema dei trasporti e dei collegamenti marittimi delle isole minori prima che si trasformi in uno stato di calamità “politica”;
Di chiedere le dimissioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, per non aver rispettato gli impegni assunti nel corso dei diversi incontri tenutici a Roma e principalmente dell’incontro tenutosi l’8 gennaio 2009 con i sindaci dei Comune delle Isole Eolie;
Di far pervenire la presente deliberazione agli organi di stampa ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi
1 ''Come ho avuto gia' modo di chiarire il 10 febbraio scorso, non ho disposto alcun taglio di risorse ne' alcuna soppressione per i collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue isole minori'' ''Quanto prospettato dai funzionari del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai tecnici della Regione Siciliana - prosegue il ministro - sono solo ipotesi di razionalizzazione dei servizi di Tirrenia, alla luce dei vincoli di bilancio, ma si tratta, ripeto, di mere ipotesi di studio e non di decisioni già rese, che come mi sono impegnato il governo assumerà dopo un confronto già avviato e che riprenderà nei prossimi giorni''. (ANSA)