Una lettera è stata inviata dal dott. Pino La Greca al sindaco di Lipari Mariano Bruno. La lettera ha per oggetto: Question Time del 19 febbraio ’09
IL TESTO:
Signor sindaco,trovo veramente fuorviante e sorprendente che Lei, invece, di saltare sulla sedia e precipitarsi a Roma alle affermazione del Ministro Matteoli, che rischiano di mettere la parola fine alla possibilità di scorporo della Siremar (a meno che non trovi una diversa strategia per ottenere lo scorporo che ad oggi non vedo nelle Sue iniziative), non trovi di meglio che polemizzare con il senatore D’Alia, che unitamente al senatore Filippi del PD, ha posto il ministro di fronte alle proprie responsabilità ed ha dato a tutti noi la possibilità di conoscere finalmente il pensiero del ministro e la verità sulla problematica dei trasporti marittimi, che ad oggi che Lei ed i suoi collaboratori non erano riusciti a darci.
Il Ministro ha omesso alcuni aspetti fondamentali del processo di privatizzazione della Siremar, processo sul quale da alcuni giorni si registrano “virate” politiche da parte del Presidente della Regione Lombardo e dell’assessore Bufardeci.
Riporto, preliminarmente le affermazioni del Ministro Matteoli sulla privatizzazione:
(…) Nonostante alcuni enti regionali abbiano manifestato il loro interesse per l'acquisizione di parti del gruppo Tirrenia, in questo momento non è possibile procedere in tal senso, perché l'Unione Europea prescrive che la privatizzazione di Tirrenia avvenga con una gara unica e che solo in seguito si possa liberalizzare il settore anche dividendo il gruppo in diverse società.
Perché ritengo che il ministro non ha detto la verità in aula? Presto detto.
La norma che prevede la privatizzazione della Tirrenia è contenuta nell'articolo 26 “privatizzazione della società Tirrenia” del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185 Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale, conosciuto come decreto “anticrisi”.
L'articolo 26 nel dettaglio prevede:
1. Al fine di consentire l'attivazione delle procedure di privatizzazione della Società Tirrenia di Navigazione S.p.A. e delle società da questa controllate, e la stipula delle convenzioni ai sensi dell'articolo 1, comma 998, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è autorizzata la spesa di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011. Le risorse sono erogate previa verifica da parte della Commissione Europea della compatibilità della convenzione con il regime comunitario ai sensi dell'articolo 1, comma 999, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari a 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, si provvede mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, relativa al Fondo per le aree sottoutilizzate, a valere sulla quota destinata alla realizzazione di infrastrutture ai sensi dell'articolo 6-quinquies del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito in legge 6 agosto 2008, n. 133, per un importo, al fine di compensare gli effetti in termini di indebitamento netto, pari a 195 milioni di euro per l'anno 2009, a 130 milioni per l'anno 2010 e a 65 milioni per l'anno 2011.
3. All'articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, in fine, è aggiunto il seguente periodo: «Le disposizioni di cui al presente comma si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2010.»; b) i commi 3 e 4 sono abrogati. L’articolo 26, quindi, prevede l’abrogazione dell’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112 che specificatamente prevedeva: comma 3) Su richiesta delle Regioni interessate, da effettuarsi entro 120 giorni dall'entrata in vigore del presente provvedimento, l'intera partecipazione detenuta dalla Società Tirrenia di Navigazione S.p.a. nelle società Caremar - Campania Regionale Marittima S.p.a., Saremar - Sardegna Regionale Marittima S.p.a., Toremar - Toscana Regionale Marittima S.p.a., Siremar - Sicilia Regionale Marittima S.p.a. e' trasferita, a titolo gratuito, rispettivamente alle Regioni Campania, Sardegna, Toscana, Sicilia. Entro il medesimo termine, la Regione Puglia e la Regione Lazio possono richiedere il trasferimento gratuito, a società da loro interamente partecipate, del complesso dei beni, delle attività e delle risorse umane utilizzate rispettivamente dalla Tirrenia di Navigazione S.p.a. e dalla Caremar S.p.a. per l'esercizio dei collegamenti con le Isole Tremiti e con l'arcipelago Pontino.
Dalla lettura combinata delle due norme appare evidente che è possibile procedere allo scorporo della Siremar S.p.A. dalla Tirrenia soltanto attraverso un nuovo decreto legge che “riapra” i termini e le modalità che il governo aveva stabilito nel giugno dell’anno 2008. Con la cessione gratuita alle singole regioni delle compagnie regionali è evidente che il governo non vende a queste ultime proprio niente e di conseguenza non si viola alcuna norma comunitaria nè nazionale in termini di gare d’appalto. Io non arrivo a pensare che il Ministro da un lato ed il Presidente della Regione Siciliana dall’altro, non comprendano che nel caso dello scorporo della Siremar non si debba parlare di “vendita” ma occorre tornare a parlare di “trasferimento a titolo gratuito” alle Regione, e nel nostro caso alla Regione Siciliana. In caso contrario dovrei pensare che i giochi intorno alla privatizzazione della Tirrenia sono stati fatti (Alitalia docet) e ci dirigiamo verso un monopolio o un duopolio dei privati all’interno del nostro territorio.
In tal senso mi sento di condividere pienamente le parole del senatore Marco Filippi “il rischio che la privatizzazione di un soggetto economico che opera in condizione di monopolio, ove non accompagnata dalla liberalizzazione del mercato, porti degli svantaggi alla collettività, chiede come il Governo intenda agire per assicurare il mantenimento dei collegamenti e dei servizi, in particolare con le isole minori, e quale sia il suo parere sulla condivisibile ipotesi di divisione della Tirrenia in diverse società”.
Domande che non hanno trovato alcuna risposta dal Ministro. Mi auguro che Lei si renda conto della fallimentare azione politica ad oggi portata avanti nei confronti di un Governo Nazionale che vuole soltanto la subordinazione politica delle nostre isole alle proprie decisioni e ponga in essere una diversa strategia per chiedere al Capo del Governo, se il caso, ed al Ministro Matteoli tutte le iniziative politiche precise,corrette e puntuali, per ottnere lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia che Le ricordo è il principale obiettivo che si è dato la nostra comunità attraverso un deliberato unitario del consiglio comunale.
Distinti Saluti.
La Greca Giuseppe